Esplode la polemica politica dopo il caso della turista americana disabile che a Roma è stata portata in braccio sulla metro alla stazione Colosseo da alcuni vigili urbani perché la scala mobile era rotta. Il grave disservizio è stato denunciato da Fratelli d’Italia. Ma l’Atac, l’azienda dei trasporti romana, respinge ogni responsabilità. A far discutere sono anche le dichiarazioni dell’assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Eugenio Patanè, secondo il quale sarebbe stata la turista disabile a sbagliare richiedendo un servizio non previsto.
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Turista disabile portata in braccio sulla metro Colosseo di Roma
“Al Colosseo scena non degna di una Capitale d’Italia. – denuncia l’esponente di Fratelli d’Italia Federico Rocca – Questa mattina alla fermata della metro B Colosseo, alcuni agenti della polizia di Roma Capitale hanno dovuto portare in braccio una ragazza americana disabile affetta da Sla che voleva visitare proprio il Colosseo. Un gesto di grande umanità che merita un pubblico encomio, ma che evidenzia, ancora una volta, la carenza delle barriere architettoniche che colpiscono anche davanti al monumento simbolo di Roma. Una situazione come quella di stamattina non è degna di una Capitale d’Italia che si prepara ad ospitare milioni di turisti per il Giubileo e si propone come sede dell’Expo 2030”, conclude.
L’Atac, da parte sua, si scusa “per il disagio subito da una turista disabile che ha dovuto ricorrere all’aiuto dei vigili urbani per scendere le scale fisse che da Largo Agnesi conducono alla stazione Colosseo”. Ma precisa anche che la scala mobile presente nella stazione metro “serve solo per salire e non per scendere. Anche se la scala fosse stata funzionante (lo sarà nei prossimi giorni) la signora non avrebbe potuto utilizzarla per scendere. La scala, infatti, funziona solo in una direzione: in salita. Serve ai clienti della metro per salire dalla stazione alla terrazza di Largo Agnesi, non il contrario. Gli altri accessi esterni non inerenti la metropolitana sono inagibili”.
Le dichiarazioni di Patanè
“Non è così, non è vero, è una grande fake news. – sbotta invece l’assessore Eugenio Patanè – La signora doveva scendere e le scale mobili rotte sono quelle in salita della metro. E quindi la signora è stata aiutata dai vigili. Ma c’era il montascale che era disponibile per scendere. La scala mobile che non è funzionante è quella in salita. Quindi si sta montando una notizia sul nulla. Cioè sulla disponibilità di alcuni vigili che invece di fargli prendere il montascale l’hanno aiutata a scendere lungo delle scale fisse. Non confondiamo la vicenda del non funzionamento della scala mobile della metro B perché quella rotta è quella in salita. Mentre la signora doveva scendere. Quindi sono due cose che non c’entrano niente l’una con l’altra”.
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