Presentato con grande entusiasmo, quasi fosse uno show serale, dal presidente del Senato, Ignazio La Russa, Silvio Berlusconi torna nella Camera Alta dopo nove anni e un’interdizione come impresentabile, poi decaduta.
Nell’introduzione al suo discorso, il leader di Forza Italia ripete che per lui è un grande onore e che l’allegria è tanta anche per la notizia della nascita del suo diciassettesimo nipotino.
Diversi i punti nodali del discorso che annunciavano il suo sostegno al governo Meloni, ma il punto nodale è quello che introduce le battaglie dei vent’anni di governi a marchio Forza Italia.
“Se oggi per la prima volta alla guida del governo del Paese, per decisione degli elettori, c’è una esponente che viene dalla storia della destra italiana, questo è possibile perché 28 anni fa è nata una coalizione plurale, nella quale la destra e il centro insieme hanno saputo esprimere un progetto democratico di governo per la Nazione. Una coalizione che in 28 anni non si è mai divisa e che ha saputo governare insieme e stare insieme anche all’opposizione, una coalizione che ha guidato e guida la maggioranza delle regioni italiane. Una coalizione, che è sempre stata artefice di grandi scelte di democrazia e di libertà”.
“Non è questo il momento, onorevoli senatori, per ricordare i tanti successi ottenuti dai governi di centro-destra che ho avuto l’onore di presiedere, ma una sola cosa voglio rivendicare con orgoglio: i nostri governi hanno sempre avuto come stella polare del loro agire la stella polare della libertà. Non abbiamo mai approvato una norma, una legge, un provvedimento, che potesse ridurre gli spazi di libertà dei cittadini. Non abbiamo mai compiuto una scelta di politica internazionale, che non fosse dalla parte dell’Occidente e della libertà”.