Le nuove tecnologie sono state inventate per facilitare la nostra vita di tutti i giorni, migliorare aspetti come salute, benessere e lavoro, rappresentando inoltre un nuovo modo di intendere il business.
Ma talvolta possono anche incarnare una prova determinante, come nel caso di un incendio in Ohio, dove il pacemaker dell’inquilino è stato importante per accusarlo di aver riportato falsa testimonianza.
Il caso Compton
Ross Compton non aveva nessuna idea del fatto che il suo pacemaker lo avrebbe accusato di incendio doloso. Il signore, residente in una villetta ad Hamilton, ha dichiarato alla polizia che dormiva quando la sua casa nel quartiere di Middletown prese fuoco nel settembre 2016. Mentre le fiamme incendiavano l’intera costruzione, Compton avrebbe avuto il tempo di riempire una valigia di vestiti, nascondere altri oggetti in sacchetti, afferrare il computer e il caricatore per il suo pacemaker. Dopodiché avrebbe usato un bastone per aprire una finestra e gettato le borse prima di precipitarsi fuori dalla casa, ormai avvolta da fuoco e fiamme.
Gli investigatori hanno sempre avuto dei dubbi sulla versione di Compton, poi confermati dal suo pacemaker. Sembra strano, eppure il dispositivo medico è stato fondamentale nella ricostruzione dei fatti, dando un apporto significativo all’incriminazione dello stesso Compton. Dopo indizi come odore di benzina e più punti dove l’incendio si era innescato, la polizia ha ottenuto un mandato di perquisizione per esaminare i dati del pacemaker, inclusi il ritmo cardiaco e la frequenza cardiaca. Ebbene i dati emersi hanno contraddetto la versione degli eventi di Compton. Il cardiologo chiamato a revisionare i risultati hai affermato che:
“È molto improbabile che il signor Compton sia stato in grado di raccogliere, imballare e rimuovere il numero di oggetti dalla casa, uscire dalla finestra della sua camera e trasportare numerosi oggetti grandi e pesanti nella parte anteriore della sua residenza durante il breve periodo di tempo che ha indicato a causa delle sue condizioni mediche“.
L’avvocato di Compton ha provato a difenderlo sostenendo che l’uso di tali dati violava il quarto emendamento del suo cliente diritto alla privacy.
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Amazon Echo e Fitbit come il Grande Fratello
Ma a quanto pare il mondo digi-tech può rivelare più di una sorpresa e tutti gli oggetti e i dispositivi che ci circondano possono diventare testimoni attivi della nostra vita quotidiana. Questi casi particolari sollevano questioni importanti sulla privacy, tant’è che gli stessi tribunali si stanno lentamente aggiornando.
Il caso Compton non è il solo. Altri dispositivi già di uso comune come Amazon Echo o il Fitbit.
Il primo fu testimone di un omicidio avvenuto nel 2015 a danno di Andrew Bates, mentre il secondo è stato determinante per l’omicidio di Connie Dabate, avvenuto ad Hartford in Connecticut. Il marito della donna ha orchestrato una strana versione dove un intruso avrebbe torturato lui e ucciso lei. Ma i dati del Fitbit proprio non coincidono con la storia del marito, divenuto successivamente il primo indiziato.
Continuate pure ad utilizzare l’Internet of things e i migliori dispositivi digitali sul mercato, godendo delle loro potenzialità. Ma sappiate anche che, in casi gravi, possono testimoniare contro di voi in tribunale.
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