Tra le sfide a cui ci sta sottoponendo la pandemia, sicuramente c’è anche quella di diventare genitori in tempi di Covid. Quello che dovrebbe essere un momento di grande condivisone per una coppia, riesce a trasformarsi in una fonte principale di stress e paura, con il rischio di vedersi negare la gioia del primo incontro con il proprio figlio. Come è emerso dalla storia di Massimiliano, diventato papà in piena emergenza Covid. A marzo e aprile del 2020 infatti, sono stati molti i punti nascita che hanno lasciato fuori non solo nonni, zii e amici, ma anche i padri. “Io sono stato uno di quelli – ha detto Massimiliano a d.Repubblica -. Da mesi immaginavo il primo bagnetto e la bottiglia di spumante, invece quel giorno mi sono ritrovato chiuso in casa ad aspettare che un’infermiera mi inviasse su whatsapp la fotografia di mia figlia”.
“Pensavo di vedere mio figlio solo il fine settimana. E invece lo sto crescendo ora per ora”, ha raccontato ancora. Lorenzo è diventato papà di Giuseppe a febbraio, pochi giorni prima che il Covid dilagasse in Italia. Dopo la settimana di congedo ha cominciato a lavorare con il pc accanto alla culla. “È stato faticoso conciliare lo smart working con pianti e pannolini, ma non avrei mai sognato di allattare col biberon così tante volte”.Ti potrebbe interessare anche: Parto in coma Covid: a 3 mesi dalla nascita mamma incontra finalmente la sua bimba