Nonostante l’esenzione medica dal vaccino, Novak Djokovic non è ancora certo di poter partecipare all’Australian Open. La doccia fredda per il tennista numero 1 al mondo arriva direttamente dal premier australiano Scott Morrison, il quale promette che Nole sarà rimesso sul primo aereo se non dimostrerà di possedere i requisiti per l’esenzione. Intanto, l’ex tennista italiano Adriano Panatta lo paragona al Marchese del Grillo per il trattamento di favore ottenuto.
“Chiunque entri in Australia deve avere i requisiti. – pianta i paletti Morrison – Quando Djokovic arriverà, credo non manchi molto, dovrebbe fornire una spiegazione plausibile se non fosse vaccinato. Aspettiamo e vediamo quali elementi fornisce. Se la documentazione fosse insufficiente, verrebbe trattato come tutti gli altri e verrebbe rimesso sul primo aereo. Non ci sono regole speciali per Novak Djokovic”, assicura il premier australiano.
Morrison precisa comunque che “questa circostanza non è unica. Altre persone hanno avuto queste esenzioni e hanno prodotto sufficienti elementi a sostegno. La questione qui è legata al fatto se Djokovic abbia elementi sufficienti per dimostrare che ha diritto all’esenzione”. “Djokovic deve dire perché non si può vaccinare. Se gli organizzatori non chiariscono bene i motivi dell’esenzione allora mi ricorda il Marchese del Grillo: “Io so io e voi non siete un c…”, lo attacca invece Panatta dai microfoni di Radio Capital.
“Se è allergico al vaccino non c’è niente di male, lo dica e venga spiegato. – aggiunge Panatta – Credo che se si partecipa ad un torneo si accettano le regole oppure ci si rifiuta dicendo ‘io non vado perché non sono d’accordo’. Io feci il boicottaggio a Wimbledon, ma erano altre motivazioni. – Ricorda l’ex numero 1 del tennis italiano negli anni ‘70 – Questo è un caso diverso, c’è un problema sanitario, la vita negli spogliatoi diventa un po’ promiscua, ma non si può scegliere contro chi giocare”, conclude.
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