Alla fine è intervenuto anche l’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, per “stigmatizzare” in un comunicato “l’atteggiamento e le frasi” rivolte dal frate carmelitano Mario Frittitta al cronista di Repubblica Salvo Palazzolo. Parole pronunciate al termine della messa che giovedì ha ricordato il boss Tommaso Spadaro, il capomafia condannato per l’omicidio del maresciallo Vito Ievolella. Un’occasione per ribadire “l’inconciliabilità dell’appartenenza alle organizzazioni mafiose con l’annuncio del Vangelo”.
Sul caso è intervenuto anche il sindaco Leoluca Orlando: “Nessuno, in nessuna circostanza e da nessun pulpito può minacciare un giornalista che svolge il proprio lavoro; soprattutto se quel giornalista si sta occupando di mafia e di criminalità organizzata. Palermo e la Sicilia hanno bisogno di giornalisti che facciano domande scomode, soprattutto sulla mafia e sui suoi legami e rapporti nella società.” Il religioso, come testimoniato anche da un video pubblicato sul sito della testata, si era reso protagonista di un siparietto piuttosto inquietante. Alle domande del giornalista Palazzolo, si era infatti prima innervosito, negando di conoscere “il fratello Tommaso”. Poi era arrivato fino a proferire un suo personalissimo anatema: “Stia attento, lei la paga. Il Signore le fa pagare queste cose”.“Stia attento come parla, altrimenti lei la paga. Perché il Signore queste cose le fa pagare. Queste parole di padre Mario Frittitta al collega Salvo Palazzolo, che incalzava il frate, ci lasciano sorpresi e sconcertati”. Lo scrivono in una nota il segretario regionale dell’Assostampa Siciliana Roberto Ginex, il presidente dell’Ordine dei giornalisti Giulio Francese e il segretario provinciale Assostampa Palermo Giuseppe Rizzuto.
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