La tecnologia è un settore in costante evoluzione. Ha fame di talenti, esperti e meno esperti, capaci di innovare e condividere. In questo ambito le donne sono messe da parte. Per cultura o costrizioni sociali, risultano poco attive. Perché?
Lo abbiamo chiesto a Lisa Di Sevo, ideatrice e fondatrice di SheTech (shetechitaly.org), associazione in cui ricopre il ruolo di Presidente. Insieme ad altre colleghe, che per passione e professione si occupano di tecnologia e innovazione, Lisa ci accompagna nel mondo di un’organizzazione originale e stimolante.
“Siamo nate 6 anni fa, da un’associazione più grande, da cui poi ci siamo staccate, per percorrere autonomamente il nostro percorso. Operiamo a livello nazionale e internazionale contando su un network di circa 3000 persone. Un risultato eccellente, segno che di associazioni come noi esiste un bisogno non conclamato. Non si tratta di combattere i pregiudizi su donne e tecnologia. Lavoriamo su come includere la parte femminile all’interno di un settore prettamente maschile. Il nostro obiettivo è quello di spronare le donne a diventare parti attive del cambiamento! Aiutarle nel processo di consapevolezza per affermarsi sia a livello personale che professionale. SheTech desidera coinvolgere il mondo femminile in tutto il settore tecnologico, sia esso rappresentato da nuove opportunità di lavoro oppure rappresenti semplicemente un interesse da condividere”.
SheTech è un’associazione non profit. Condividendo esperienze e offrendo corsi formativi, l’organizzazione aiuta a fare comprendere che il network rappresenta un asset, e che le imprese possono cogliere l’opportunità di entrarne a contatto.
Attraverso eventi, workshop e servizi, SheTech si pone come il punto di riferimento tra le opportunità offerte dal mondo tech e la volontà delle donne di mettersi in gioco. La community è trasversale, vantando un target femminile di diversa età, istruzione e professione. Segno che l’ambiente tecnologico riguarda davvero tutti e non è più solo appannaggio dell’universo maschile.
“Del 49% della forza lavoro rappresentata dalla parte femminile, solo il 30% si occupa di tecnologia e addirittura solo il 7% guida la sviluppo del prodotto e non ricopre ruoli strategici. Ciò che vogliamo fare con SheTech è ribaltare la situazione, cambiando i numeri! Il rinnovamento può avvenire solo attraverso una riforma che parte dalla donne per se stesse. Sono loro, infatti, che devono spingersi in avanti, cogliere le potenzialità del settore e farsi sentire in modo adeguato”.
Lisa spiega che si tratta di un problema di atteggiamento femminile. Durante i workshop di formazione arrivano manager e imprenditrici che ricoprono già ruoli importanti nella tecnologia, ma spesso sentono il bisogno di approfondire le proprie conoscenze, non sentendosi mai all’altezza del ruolo e della situazione. Ebbene, la consapevolezza e un atteggiamento sicuro stanno alla base di un rapporto più sereno col proprio lavoro, ma soprattutto con la professione che si svolge. SheTech prova a dare una spinta, condividendo esperienze e offrendo corsi formativi, l’organizzazione aiuta a fare comprender che il network rappresenta un asset, e che le imprese possono approfittarne a piene mani.
L’universo maschile lo ha capito già da tempo, tanto che ne ha fatto un proprio punto di forza, le donne invece tendono ad arrendersi più facilmente, ad indietreggiare nei momenti di difficoltà.
“Quante ragazze, dopo la maternità, decidono di lasciare il posto di lavoro senza pretendere sostegno o per la paura di non farcela? Questo retaggio è sbagliato. SheTech è qui per fornire sostegno e strumenti affinché la diversità costituisca un vantaggio e non un ostacolo, proprio come già succede in alcune aziende degli Stati Uniti. Ovviamente ci rivolgiamo ad un pubblico femminile, ma il nostro fine è quello di includere tutti nel settore tech. Non esistono barriere reali, proviamo ad essere “facilitatori” del cambiamento, offrendo sicurezza e spronando ad assumere un atteggiamento più positivo e consapevole”.
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SheTech vanta la collaborazione di hub, startup e imprese di alto profilo in numerosi settori: Cariplo Factory, Cisco, Talent Garden solo per citarne alcune. Inoltre, coopera con altre realtà del settore, associazioni e organizzazioni nazionali ed internazionali, con lo scopo di creare un network di supporto e condivisione.
SheTech offre poi un’opportunità eccezionale attraverso il contributo di Women Speakers: un vero percorso di training per imparare a parlare in pubblico e candidarsi come relatrici nel proprio settore di competenza. I corsi sono gratuiti e servono per garantire maggiori opportunità di scelta a chi questa formazione la gestisce e sceglie solo uomini.
Ma public speaking è solamente uno dei numerosi progetti che SheTech annovera tra le sue specificità: migliorare le skill, condividere la propria storia, scoprire nuove opportunità lavorative e far crescere il know how servono alle donne quanto al mondo del lavoro e alla società nella sua interezza.
“Empowerment, education, methodology. Non crediamo certo di formare sviluppatrici navigate durante un workshop, ma il nostro compito è quello di mostrare un mondo come quello tecnologico, pieno di opportunità per qualsiasi tipologia di interesse. Che si tratti dell’adolescente che desidera maggiori informazioni per scegliere l’indirizzo universitario nel settore, della madre in cerca di supporto e appassionata di digitale, della donna in carriera volenterosa di appendere come aumentare di grado. Infine, il nostro ulteriore compito è anche quello di mettere in comunicazione questi mondi e palesare una nuova scena di fronte agli occhi degli investor corporate. Le donne possono finalmente rendersi visibili e partecipi”.
Il seme è stato gettato: SheTech rappresenta il ponte che mancava tra due mondi pieni di opportunità.
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