Dopo la Lombardia è la volta del Veneto, in una corsa alla riapertura dietro le quali in molti vedono la voglia di recuperare consenso da parte di governatori costretti a fare i conti con le polemiche, feroci, degli ultimi giorni. Il presidente Luca Zaia ha chiarito: “Se ci sono i presupposti di natura sanitaria dal mondo scientifico, dal 4 maggio o anche prima si può aprire con tutto”. Aggiungendo poi: “Dal 4 maggio dobbiamo essere tutti pronti con dispositivi, regole, ovviamente negoziati con il mondo delle parti sociali e quello dei datori di lavoro”.
“A me risulta che questo lavoro si stia facendo a livello nazionale con questa prospettiva. Non escludo che alcune attività possono essere anche messe in una griglia di partenza, magari, un po’ prima. Immagino che la deadline sia il 4 maggio”. Per Zaia “il vero tema oggi è [se] tener tutto chiuso e morire in attesa che il virus se ne vada oppure puntare alla convivenza? A Whuan è stato deciso di convivere e di aprire perché oltre un certo limite non è più sostenibile, sempre fatto salve le indicazioni del mondo scientifico. So per certo che il Comitato scientifico ha dato già le indicazioni, adesso attendiamo la risposta”. “Noi – ha concluso – abbiamo completato il nostro master plan per la riapertura, abbiamo voluto scrivere delle regole che siano uguali per tutte. Le affronteremo domani pomeriggio con l’assessore regionale alla Sanità, le parti sociali e con il mondo datoriale, assieme agli altri assessori regionali, e lì proporrà la nostra bozza”. A fare il tifo per i due governatori della Lega, ovviamente, Matteo Salvini, che dopo il crollo nei consensi delle ultime settimane cerca di riguadagnare consensi sfidando Conte sul terreno delle riaperture.Non mancheranno, di sicuro, le polemiche. Di fronte all’eventualità che Lombardia e Veneto possano riaprire tutto, il Sottosegretario alla Salute Sandra Zampa ha infatti dichiarato a Radio Capital: “Se la Lombardia decidesse di riaprire dal 4 maggio, il governo potrebbe impugnare il provvedimento regionale, esiste la possibilità di avocare dei poteri utilizzando un articolo della Costituzione. Penso che sarà oggetto di un confronto. In questo momento mi risulta che il Viminale ha disposto una serie di controlli su un numero molto grande di aziende rimaste aperte”.
Giuseppe, dalle grigliate sul tetto alla fama: “Prendo 1.500 euro per un’intervista”