Era finito nella bufera per i suoi rapporti con la famiglia reale saudita, dalla quale era volato addirittura subito dopo aver fatto cadere il governo Conte. Ma a quanto pare, gli interessi di Matteo Renzi non si limitano al lontano Oriente. Come rivelato da La Stampa, infatti, il leader di Italia Viva è anche entrato a far parte del consiglio di amministrazione di Delimobil, società di car sharing che opera in Russia ma è guidata dall’italiano Vincenzo Trani. E partecipata dalla banca statale Vtb con il 15%.
Come anticipato da La Stampa, Delimobil presto si quoterà al Nyse, ma Trani “guida anche il fondo Mikro-Capital e la Camera di Commercio italo-russa”. Un ruolo che gli aveva permesso di lanciare, in passato, un0iniziativa per produrre in Italia il vaccino russo Sputnik V. Delimobil dichiara di essere il primo operatore di car sharing in Russia, ed è presente in 11 delle principali città del Paese, con una quota addirittura del 44% a Mosca.
La società avrebbe fatturato addirittura 70 milioni di euro soltanto nel primo semestre del 2021, raddoppiando i dati dell’anno precedente. Stando ai documenti depositati alla Sec da Delimobil, Renzi sarebbe amministratore dall’agosto scorso. Il suo compenso non viene precisato, ma il prospetto indica in 1 milione di euro la retribuzione complessiva dei membri del board, soldi ai quali vanno poi aggiunti rimborsi spese con quantificabili.
Sempre nel prospetto, la società cita anche direttamente i guai giudiziari di Renzi, ovvero le indagini che vedono l’ex premier coinvolto per la fondazione Open e per le false fatture in relazione a una conferenza ad Abu Dhabi: Delimobil avverte che, in caso di sviluppi negativi, il leader di Italia Viva potrebbe trovarsi costretto a lasciare il proprio posto nel consiglio d’amministrazione.
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