È salito a 21 il bilancio provvisorio delle vittime della strage alla scuola elementare di Uvalde, in Texas. L’assassino, un ragazzo di 18 anni di nome Salvador Ramos, ha ucciso a sangue freddo 19 bambini e due adulti, tra cui un insegnante. Il presidente americano Joe Biden parla di “massacro” definendosi “stanco e arrabbiato”. E chiede di “agire” contro la potentissima lobby delle armi. Negli Usa ci sono state più di 200 sparatorie dall’inizio dell’anno.
“Sono stanco, dobbiamo agire contro la lobby delle armi. – promette Biden in un messaggio agli americani subito dopo la strage – L’idea che un 18enne possa entrare in un negozio e acquistare un fucile è sbagliata. Perché queste sparatorie non accadono in altre parti del mondo? Perché vogliamo vivere con queste carneficine? – si domanda l’inquilino della Casa Bianca – È il momento di trasformare il dolore in azione e agire sulle armi”.
Secondo Biden, “sulle armi possiamo fare di più e dobbiamo fare di più. Quando per l’amor del cielo affronteremo la lobby delle armi?”, si chiede ancora. Poi il presidente ricorda il massacro avvenuto nella scuola di Sandy Hook quando lui ricopriva il ruolo di vicepresidente durante la presidenza Obama. “Speravo quando sono diventato presidente di non dover fare questo ancora una volta”, commenta con amarezza.
“Perché vogliamo vivere con questa carneficina? Perché continuiamo a consentire che questo accada? Per l’amor del cielo dov’è la nostra spina dorsale?”, attacca ancora Biden con un’altra serie di domande. Il suo bersaglio è naturalmente la lobby delle armi. La sua polemica è rivolta contro questa potentissima associazione che, negli ultimi anni, ha promosso e pubblicizzato la vendita di un numero sempre maggiore di armi automatiche e da guerra.
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