Il nuovo Dpcm, il primo del nuovo premier Mario Draghi, entrerà ufficialmente in vigore il prossimo 6 marzo. L’orientamento, però, è già chiaro: ci si muoverà lungo il solco già tracciato dal Conte bis, senza allentamenti. Il rischio di una terza ondata, ancora più pericolosa delle precedenti a causa delle varianti, è alto. E allora, meglio evitare di correre rischi, per non compremettere i piani per delle riaperture nel corso della prossima estate.
Tra le misure principali in arrivo, infatti, ecco la conferma dello stop alle aperture serali per bar e ristoranti, che continueranno ad abbassare in anticipo le saracinesche. Resteranno aperte, per ora, le scuole superiori, e in zona rossa chiuderanno barbieri e parrucchieri. Confermata la forma, i tanto discussi Decreti del presidente del Consiglio dei ministri, confermato il succo. Per la seconda volta consecutiva, dunque, ci toccherà una Pasqua all’insegna delle restrizioni, con le nuove misure che saranno efficaci “fino al 6 aprile 2021”. La bozza del provvedimento è già arrivata alle Regioni che, nelle prossime ore, potranno fare le loro osservazioni.
Ribadita la chiusura dei locali alle 18 in zona gialla, nonostante le richieste di alcuni governatori per consentire le cene al ristorante. E confermate le chiusure di palestre e piscine, mentre sarà consentito lo sport all’aperto. Sulla stagione sciistica si è deciso di confermare la chiusura degli impianti fino ad aprile. Nessuna retromarcia, in attesa del parere del Cts sulle nuove varianti, anche sulla scuola: al momento le superiori resteranno aperte, almeno al 50% in presenza. Ancora stop, invece, a sale giochi, sale scommesse e parchi divertimento.
Sempre secondo la bozza, resteranno chiusi anche in zona bianca fiere, congressi e discoteche. Il coprifuoco sarà confermato dalle 22 alle 5 del mattino. Per venire incontro alle richieste delle Regioni, sarà infine istituito un tavolo ah hoc che si occuperà di modificare i parametri che fanno scattare il passaggio da una fascia all’altra. Nelle zone gialle, musei e luoghi di cultura saranno aperti anche nel weekend, a condizione che l’ingresso sia stato prenotato on line o telefonicamente con almeno un giorno di anticipo.
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