Il 26 aprile è la data da segnare in rosso sul calendario come primo passo di un ritorno verso una maggiore libertà, dopo i sacrifici ci questi mesi: come annunciato in conferenza stampa da Mario Draghi, infatti, da quel giorno “tornerà la zona gialla e scuole riapriranno completamente in presenza nelle zone gialle e arancione. Il governo con questa decisione ha preso un rischio ragionato sui dati, in miglioramento, dalla pandemia ma si fonda sull’idea che i comportamenti alla base dei protocolli di riapertura siano rispettati, come l’uso delle mascherine e il distanziamento. Se i comportamenti saranno corretti, la probabilità che si debba tornare indietro sulle riaperture è molto bassa. Anche perchè la campagna di vaccinazione continua ad andare avanti”.
Riapriranno, quindi, scuole, ristoranti, teatri e cinema all’aperto. Sarò possibile anche l’attività fisica all’esterno. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha poi aggiunto: “La priorità della ripresa andrà alle attività che si possono svolgere all’aperto. Nei luoghi all’aperto è molto più difficile contagiarsi rispetto al chiuso. Un principio che applicheremo nella ristorazione e non solo, e ci riaccompagnerà nella fase di transizione. Con l’auspicio che col passare delle settimane, il miglioramento della curva e l’aumento delle vaccinazioni potremo programmare ulteriori aperture anche per attività al chiuso”.
Draghi ha poi aggiunto: “La campagna di vaccinazione va bene, con tante sorprese positive e qualcuna negativa e questo è stato fondamentale per prendere le decisioni. Le riaperture saranno definitive? Quando ho parlato di rischio ragionato è questa la risposta: se i comportamenti sono osservati e sulla campagna vaccinale non ho dubbi che sarà sempre meglio la possibilita che si torni indietro è molto bassa e in autunno la vaccinazione sarà molto diffusa”.
Sul fronte politico, Draghi ha ribadito la sua totale fiducia nei confronti del ministro Speranza, oggetto di molti attacchi nelle ultime settimane e contro il quale è stata presentata una mozione di sfiducia da Fratelli d’Italia: “Si tratta di polemiche fuori luoghi. Ho voluto personalmente la sua conferma nel mio governo perché ho grande stima di lui, lo ribadisco”.
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