Dopo quasi una settimana di febbrile attesa dal giorno delle sue dimissioni, poi respinte da Sergio Mattarella, Mario Draghi si presenta finalmente in Senato per sciogliere i dubbi sulla sua permanenza al governo. Il presidente del Consiglio apre di fatto la strada ad un nuovo accordo tra le forze politiche che formavano la maggioranza di “unità nazionale”. Ma detta le sue condizioni che sono durissime. Parole che suscitano la reazione violenta di Giorgia Meloni che su Facebook lo accusa di “pretendere i pieni poteri”.
“L’Italia è forte quando sa essere unita. – sottolinea Draghi in Senato – Purtroppo con il passare dei mesi le forze politiche si sono divise mostrando una sfarinatura della maggioranza. Il desiderio di andare avanti insieme si è progressivamente esaurito. Il voto di fiducia di giovedì scorso ha significato la fine del patto di fiducia di questo governo. L’unica strada se vogliamo restare insieme è ricostruire da capo questo patto. A chiederlo sono soprattutto gli italiani”, avverte il premier.
“Dobbiamo procedere spediti con le riforme. – questo il suo ultimatum ai partiti – C’è bisogno di un sostegno convinto all’azione dell’esecutivo, non di proteste violente contro la maggioranza di governo. All’Italia serve un nuovo patto di fiducia concreto. Voi parlamentari e voi partiti siete pronti a ricostruire questo patto? Siete pronti a confermare quello sforzo che avete compiuto nei primi mesi e che si è poi affievolito? – domanda con tono di sfida – Io sono qui solo perché gli italiani lo hanno chiesto. Questa risposta dovete darla a tutti gli italiani”, conclude.
“Draghi arriva in Parlamento e di fatto pretende pieni poteri, sostenendo che glielo hanno chiesto gli italiani. – questa la replica durissima della Meloni sui social – Ma in una democrazia la volontà popolare si esprime solo con il voto, non sulle piattaforme grilline o con gli appelli del Pd. Sono le autocrazie che rivendicano di rappresentare il popolo senza bisogno di far votare i cittadini, non le democrazie occidentali. Fratelli d’Italia non intende assecondare questa pericolosa deriva. Decidano gli italiani del proprio futuro, non questo Parlamento delegittimato e impaurito. Elezioni subito”, conclude invocando il voto anticipato.
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