Il premier Mario Draghi, insieme al ministro dell’Economia Daniele Franco e a quello del Lavoro Andrea Orlando, ha presentato il Decreto Sostegni bis, che ha superato l’esame del Consiglio dei ministri. 77 articoli che prevedono, tra le novità, 40 miliardi e una misura anti-licenziamenti: “Un decreto in parte diverso dal passato, perché guarda al futuro, guarda al Paese che si riapre ma allo stesso tempo non lascia indietro nessuno. Assiste, aiuta. Vale circa 40 miliardi, di cui 17 a imprese e professioni, 9 alle imprese per aiuti sul credito, 4 ai lavoratori e alle fasce in difficoltà”.
“Per la prima volta – ha spiegato Draghi – accanto al criterio del fatturato si usa anche l’utile che è molto più giusto ma ovviamente ci vorrà più tempo, la seconda novità è l’arco temporale che ora abbraccia 370mila nuove partite Iva che vengono incluse. Quattro miliardi andranno ai lavoratori e alle fasce in difficoltà in parte per supplire alla situazione di emergenza, sia per accompagnare i lavoratori in un processo che sarà complicato. Bisognava attrezzarsi ad affrontare questa congiuntura che è positiva ma difficile”.
“Per i giovani c’è un ampia parte del decreto, in particolare la possibilità di comprare una casa: imposta di registro e mutuo sono state cancellate e questo vale per tutti i giovani, per i meno abbienti, con Isee credo fino a 40mila euro, c’è anche la garanzia dello stato sull’80% del mutuo”. Draghi ha sottolineato che per i ragazzi “sarà più facile comprare casa” e ha annunciato “per la prima volta un fondo per la ricerca di base, si chiamerà Fondo italiano per la scienza, con 50 milioni e 150 per ogni anno a venire”.
Draghi si è poi detto soddisfatto per le riparture graduali, “con rischio calcolato”, e per l’accelerazione impressa alla campagna di vaccinazione. Dicendosi poi fiducioso nel futuro: “Vediamo aumentare i prezzi e i tassi di inflazione che aumentano per alcuni comparti. La convinzione degli economisti e in particolare del capo economista della Bce è che si tratti di un fatto temporaneo perché ancora si registra tanta disoccupazione ma i salari non hanno una dinamica che fanno pensare alla necessità di provvedimenti correttivi. Ci aspettiamo un balzo dell’economia in questo trimestre, le cifre di crescita saranno riviste al rialzo. Ma per una crescita che sia sostenuta serve il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.
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