Un semplice viaggio di lavoro si è trasformato in un incubo per Shana Wall, attrice e modella di 51 anni, durante un volo di American Airlines diretto a Roma. Secondo i dettagli emersi dalla denuncia presentata, Wall ha inconsapevolmente bevuto una bibita contaminata da schegge di plastica, che le hanno provocato gravi lesioni alla gola, all’esofago, alle corde vocali e all’apparato digerente. L’incidente è avvenuto mentre Wall, che lavora anche come sommelier e collabora con la rivista Best Life, era in viaggio per motivi professionali.
Le schegge di plastica contenute nella bevanda servita a bordo hanno causato danni così gravi da costringere Wall a letto, impedendole di lavorare e richiedendo cure mediche continue. Di fronte alla gravità della situazione, l’attrice ha deciso di citare in giudizio American Airlines, accusando la compagnia di non aver garantito la sicurezza dei passeggeri attraverso il controllo della qualità delle bevande e degli alimenti serviti a bordo. “American Airlines aveva la responsabilità di offrire cibo e bevande sicuri per il consumo,” ha affermato Shana, sottolineando come la negligenza della compagnia abbia creato una situazione di pericolo durante il volo.
Sebbene l’entità del risarcimento richiesto non sia stata resa pubblica, la vicenda ha catturato l’attenzione dei media, con il New York Post che ha riportato la storia. Per Wall, che viaggia frequentemente per lavoro, questo incidente ha rappresentato un duro colpo. Nonostante le sfide, ha voluto dimostrare la sua resilienza condividendo sui social alcune foto in cui sorseggia un Barolo nel Nord Italia, segno della sua volontà di non rinunciare alle sue passioni.
Purtroppo, casi simili non sono rari. A giugno, un passeggero su un volo Air India verso San Francisco ha trovato un frammento metallico in una patata dolce servita a bordo, mentre lo scorso anno una passeggera della Korean Air ha scoperto un pezzo di vetro nel suo caffè. Questi episodi sollevano seri interrogativi sulla sicurezza alimentare nei voli e mettono in luce la necessità di controlli più rigorosi prima di servire cibo e bevande ai passeggeri.