Due giornalisti italiani, uno dei quali ormai noto al grande pubblico, sono rimasti feriti sotto i bombardamenti russi a Kherson, in Ucraina.
Si tratta del reporter Claudio Locatelli e del fotogiornalista Niccolò Celesti. Il primo dei due ha pubblicato una foto della fuga e fatto avere notizie dopo quasi ventiquattro ore.
“Siamo stati colpiti!”, ha scritto Locatelli. “L’esplosione che vedete ha danneggiato l’auto, siamo rimasti bloccati sotto tiro prima di riuscire a metterci in salvo, ho perso sangue ma la ferita è lieve. Avessi aperto la porta sarei senza una gamba o peggio”.
Nell’immagine si vede il giornalista con l’orecchio insanguinato e colpito dai detriti che si sono alzati in volo dopo l’esplosione.
Dopo momenti di terrore, il giornalista ha specificato che: “la macchina è ben segnalata l’attacco ai nostri danni visto luogo e dinamica è stato intenzionale. Il tiro proveniva dalla sponda oltre il Nipro, lì dove si trova l’esercito russo”.
“Sparare sulla stampa non ha scuse. Stiamo bene per fortuna”, aggiunge Locatelli.
Dalle prime notizie, sembra che l’attacco di ieri nella città meridionale dell’Ucraina avrebbe provocato un morto.