Una tragica notizia ha sconvolto la città di Ferrara e il mondo accademico italiano: la ricercatrice universitaria Elisa Maietti è morta giovedì scorso, all’età di soli 33 anni, a causa di un’emorragia cerebrale che l’ha colpita poche ore dopo il parto della sua figlia Alice.
Elisa Maietti era una brillante professionista, con una doppia laurea in Scienze statistiche ottenuta sia a Bologna che all’università di Glasgow e una magistrale con lode sempre a Bologna. Dopo aver svolto attività di ricerca per Unife nell’azienda ospedaliera di Cona, aveva trovato un posto all’università di Bologna, dove lavorava al momento della sua morte.
Ma Elisa Maietti era anche molto attiva nel sociale, impegnata con il gruppo Scout Ferrara 4. La notizia della sua scomparsa ha quindi provocato un grande dolore e sconcerto tra coloro che l’hanno conosciuta, soprattutto tra gli amici e i colleghi che condividevano con lei questa passione per il volontariato.
Intanto, l’azienda ospedaliera di Cona ha avviato alcune verifiche interne per capire cosa abbia causato l’emorragia cerebrale che ha portato alla morte di Elisa Maietti, ma al momento non ci sono ancora notizie in merito.
Gli amici della ricercatrice, intanto, hanno lanciato una raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe per aiutare la piccola Alice, rimasta orfana di madre appena nata. “La mamma di Alice è Elisa, se ne è andata donando al mondo il suo bene più prezioso”, si legge nella descrizione della raccolta fondi. “Elisa ha vissuto la sua vita al servizio degli altri, senza riserve, credeva in un mondo migliore dove ognuno doveva fare la propria parte per renderlo tale. Per crescere un bambino serve un intero villaggio e ora Alice ha bisogno di tutti noi per farlo al meglio. Così come Elisa è sempre stata generosa nella sua vita siamo certi che ognuno di voi nel suo piccolo potrà fare la sua parte per la piccola Alice”.