Roberto Maroni è morto. La notizia si è diffusa nella mattinata di martedì 22 novembre. L’ex ministro dell’Interno della Lega aveva 67 anni. L’improvvisa dipartita di Maroni coglie tutti di sorpresa, anche se al momento non sono state rese note le cause del decesso. Innumerevoli e immediate le manifestazioni di cordoglio nei suoi confronti. La Lega di Matteo Salvini è in lutto.
Roberto Maroni era nato a Varese il 15 marzo del 1955. Ha ricoperto il ruolo di Segretario federale del Carroccio dall’1 luglio 2012 al 15 dicembre 2013. È stato anche ministro dell’Interno nei governi Berlusconi I e Berlusconi IV, risultando così il primo ministro dell’Interno non democristiano della storia repubblicana. È stato anche per due volte ministro del Lavoro nei governi Berlusconi III e IV. E, infine, presidente della Regione Lombardia dal 2013 al 2018.
“Questa notte alle 4 il nostro caro Bobo ci ha lasciato. – questo il messaggio reso noto dalla famiglia – A chi gli chiedeva come stava, anche negli ultimi istanti, ha sempre risposto ‘bene’. Eri così Bobo, un inguaribile ottimista. Sei stato un grande marito, padre e amico. Chi è amato non conosce morte, perché l’amore é immortalità, o meglio, è sostanza divina (Emily Dickinson). Ciao Bobo”.
“Grande segretario, super ministro, ottimo governatore, leghista sempre e per sempre. Buon vento Roberto”, commenta commosso su Instagram il segretario leghista Matteo Salvini. “Un pensiero e un ricordo per Roberto Maroni. La sua intelligenza e la sua passione politica mancheranno a tutti. Riposa in pace”, scrive sui social il senatore del Pd e responsabile Sicurezza della segreteria Dem, Enrico Borghi.
“L’ho conosciuto bene. – questo il ricordo di Emanuale Fiano del Pd – Sempre disponibile e gentile, rispettoso delle opinioni diverse dalle sue come le mie, mi dispiace molto, riposi in pace, un abraccio alla famiglia”. “Ricordo Roberto Maroni, leghista appassionato, ministro competente, uomo leale, simpatico, impegnato” scrive su Twitter il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni.
“Condivisi con lui al Viminale la prima esperienza di governo di centrodestra nel 1994 e da allora abbiamo sempre mantenuto un rapporto di amicizia, che spesso è stato utile in fasi delicate della vita del centrodestra. – ricorda Maurizio Gasparri di Forza Italia – Questa notizia mi lascia sgomento. Ricordo anche il legame che unì Roberto a Pinuccio Tatarella, il cui ricordo ha sempre onorato. Protagonista della vita politica ed istituzionale resta un esempio di serietà e di impegno costruttivo, fondamentale nel percorso del centrodestra, che in lui ha sempre avuto un punto di riferimento”.
“Ciao Bobo. È stato bello conoscerti, è stato bello incrociare il tuo sorriso, è stato bello essere avversari ma collaborare sempre. Un abbraccio alla tua famiglia. Che la terra ti sia lieve”, lo ricorda così Matteo Renzi. “Un amico. Una persona perbene. Un uomo che ha portato buonsenso, concretezza e moderazione nelle istituzioni. scrive su Twitter il ministro della Difesa Guido Crosetto – Da parlamentare, da ministro, da presidente di Regione. Esce a testa alta dalla vita. Che la terra ti sia lieve Roberto”.
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