“Amadeus non mi vuole, né come superospite, ma neanche in gara, mi spiace”, uno Zucchero molto amaro commenta la sua esclusione dalla prossima edizione del Festival di Sanremo.
“Ormai mi sembra sia diventato il festival degli influencer, si fanno scelte che premiano l’audience e non la musica”, incalza Adelmo Sugar Fornaciari, in arte Zucchero, in un’intervista sul Corriere della Sera.
Forse ad Amadeus è sfuggito l’imminente anniversario: quarant’anni dal debutto dal palco della kermesse ligure. Che fu un vero disastro, in realtà: Zucchero si classificò penultimo, sopra un certo Vasco Rossi. Partecipò in gara altre due volte, ma classificandosi prima ventesimo e poi ancora penutlimo, nel 1985, con una scelta che grida ancora vendetta, dato che la canzone in gara era “Donne”.
Dopo aver riempito per diverse date l’Arena di Verona, Zucchero avrebbe voluto festeggiare con la ciliegina dell’invito a Sanremo, ma, osserva: “Con questa direzione artistica (leggi Amadeus) faccio molta difficoltà”.
E dato che normalmente è un fiume in piena, l’irriverente cantante emiliano spara a zero su tanti colleghi: “In questi hanno ho visto tante redenzioni, tanti pentimenti. Io non rinnego nulla, dagli eccessi agli errori”.