Quest’oggi, 22 aprile, si festeggia l’Earth Day 2018, la Giornata Internazionale della Terra ovvero la più grande manifestazione al mondo dedicata alla tutela ambientale. Cogliamo quindi l’occasione per farvi conoscere alcuni tra i più importanti startupper dell’Economia Circolare al mondo, ovvero di quel sistema economico capace di rigenerarsi da solo. Come dimostra l’ultima normativa UE in tema, la Circular Economy rappresenta (e deve rappresentare) il futuro dell’economia mondiale, al fine di continuare ad avere uno sviluppo tecnologico che guardi però alla sostenibilità ambientale.
Greenrail: l’italiano che rivoluziona il settore ferroviario
Iniziamo da una startup italiana, Greenrail. L’azienda è stata fondata nel 2012 da Giovanni Maria De Lisi e propone traverse ferroviarie innovative, dalle altissime prestazioni e dalla lunga durata, ma caratterizzate principalmente dall’essere ottenute con materiali di riciclo. In perfetta linea con il concetto di circular economy, infatti, il prodotto della startup è ottenuto dalla lavorazione di PFU (Pneumatici fuori uso) e plastica da rifiuto urbano. Valore aggiunto delle traverse Greenrail è il loro essere “tailor-made”, pensate quindi secondo le direttive delle specifiche tecniche internazionali ed in base alle esigenze di ogni cliente. Il fondatore, che ha già ottenuto numerosi riconoscimenti del mondo, ha affermato di essere pronto a lanciare nel 2019 altre importanti novità.
Thread: gli startupper che riutilizzano la plastica abbandonata
Questa B Corporation (azienda con elevate performance ambientali) con sede a Pittsburgh trasforma le bottiglie di plastica recuperate da strade e canali di Haiti e Honduras in “tessuti responsabili” utilizzati nei prodotti di consumo. Oltre ad aiutare a ridurre la spazzatura ad Haiti e in Honduras creando alternative sostenibili ai rifiuti, l’azienda si impegna anche ad aiutare le comunità locali più povere. Thread ha recentemente stretto una partnership con Timberland per fornire materiali riciclati da utilizzare nelle calzature del marchio di abbigliamento. Per aggiungere un ancora più alto livello di trasparenza, ogni metro di tessuto viene tracciato in ogni fase della lavorazione, dalla raccolta della bottiglia alla creazione del tessuto fino alla consegna del tessuto finito ai clienti.
LanzaTech: l’Economia Circolare applicata ai rifiuti industriali
Gli startupper di Lanzatech, azienda dell’Illinois con una sede anche in Cina, applicano i principi dell’economia circolare al monossido di carbonio, trasformandolo da “una responsabilità in un’opportunità”. Utilizzando la sua tecnologia molecolare brevettata, l’azienda trasforma rifiuti e residui ricchi di carbonio in preziosi combustibili e prodotti chimici attraverso un processo di fermentazione del gas. LanzaTech mira al riutilizzo del monossido di carbonio prodotto da industrie come quelle della produzione di acciaio o della raffinazione del petrolio. Il processo di LanzaTech può essere paragonato a quello di un birrificio – spiegano dall’azienda – ma invece di zuccheri e lieviti per produrre birra, l’azienda utilizza microbi e gas di scarico per produrre combustibili e prodotti chimici. Il processo cattura e ricicla i gas di scarico prima che vengano emessi come gas serra, riducendo gli inquinanti e le emissioni di particolato di oltre l’85%, supportando contemporaneamente la crescita economica sostenibile.
Non sono solo le startup, però, ad interessarsi all’economia circolare. È notizia di ieri, ad esempio, che Apple – proprio in occasione dell’EarthDay 2018, la Giornata della Terra – ha reso nota l’introduzione nelle sue fabbriche di Daisy, un robot capace di disassemblare sino a 200 iPhone all’ora al fine di recuperare i materiali preziosi in essi contenuti.
Leggi anche: “Apple, missione riciclo: il robot Daisy disassembla sino a 200 iPhone all’ora”