Le persone morte per Covid dall’inizio della pandemia risultano essere quasi 7 milioni (per la precisione 6,94) secondo l’ultimo rapporto dell’Oms (Organizzazione mondiale per la sanità) aggiornato al 7 giugno 2023. Numero che, preso così da solo, potrebbe spaventare e far pensare a una vera e propria strage. Ma secondo Il Giornale d’Italia, la realtà sarebbe ben diversa: “Questa cifra va messa a confronto con quella che è la popolazione mondiale, ossia 8 miliardi. Di questi, le morti causate dal COVID-19 sono ‘solo’ quei 6,94 milioni riportati dall’Oms: un rapporto pari a meno del 0,0875% della popolazione mondiale”. (Continua a leggere dopo la foto)
Quel terrore che per mesi e mesi una parte dei media hanno dispensato a piene mani, insomma, non avrebbe in realtà delle vere e proprie basi. Anzi. Viene piuttosto da chiedersi, di fronte a questi numeri, come mai si sia comunque deciso di ricorrere in fretta e furia a vaccini che non potevano essere testati in maniera approfondita, vista la fretta di immetterli sul mercato. (Continua a leggere dopo la foto)
Un business, quello dei vaccini, che ha portato miliardi e miliardi di euro nelle casse delle aziende farmaceutiche, mai così gonfie. E alimentato da un clima di terrore che, dati alla mano, non avrebbe dovuto esistere. Con tanto di successive imposizioni dei governi, che quasi in tutto il mondo occidentale hanno finito per imporre la somministrazione dei farmaci anti-Covid ai cittadini. (Continua a leggere dopo la foto)
Il Giornale d’Italia ha anche sollevato il dubbio che, visti i numeri ufficiali dell’Oms, i tantissimi morti che ci avevano raccontato per mesi durante i tg sarebbero stati gonfiati: “Tutti quei grafici e quelle linee rosse che costellavano i nostri televisori e cellulari non possono essere ‘solo’ 6,94 milioni. E se veramente lo fossero, allora perché sviluppare un vaccino di cui non si conoscono gli effetti visto il tasso di mortalità inferiore a 0,09%?”.