Ricostruzione dell’Ucraina, ecco le cifre. Sono da capogiro. La Banca Mondiale ha fatto i conti in tasca a Kiev e Mosca. La Banca Mondiale ha recentemente aggiornato la stima dei danni causati dall’invasione russa in Ucraina, portandoli a 411 miliardi di dollari. Questo aumento è dovuto al fatto che il conflitto continua, causando ulteriori distruzioni, nonostante il Cremlino non sia riuscito a vincere la guerra sul campo.
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Le cifre per la ricostruzione dell’Ucraina
Sono da capogiro le cifre per la ricostruzione dell’Ucraina, devastata da 13 mesi di guerra. L’incremento della stima è stato minore di quanto previsto, poiché il conflitto è impantanato soprattutto in regioni già devastate come il Donbass. Tuttavia, Kiev ha bisogno di 14 miliardi di dollari per avviare i lavori nel 2023, ossia 11 in più di quanto già conteggiato nel bilancio approvato per l’anno in corso. La ricostruzione già costa due volte e mezza l’intero PIL ucraino del 2022, senza considerare i danni che si aggiungeranno da qui alla fine del conflitto.
Si sta quindi consolidando l’idea di far pagare il conto alla Russia, che è responsabile del disastro. L’idea più considerata è quella di usare i circa 300 miliardi di dollari della banca centrale russa congelati all’estero, insieme a quelli privati degli oligarchi, sequestrandoli in modo permanente. A questo scopo, la UE ha creato un gruppo di lavoro per studiare la fattibilità della misura, anche se ci sono resistenze, soprattutto da parte degli Stati Uniti, che temono di compromettere la credibilità del sistema bancario e del dollaro.
In ogni caso, la pressione aumenta affinché sia Putin a pagare quello che ha rotto, considerando che il leader russo ha già guadagnato un’incriminazione da parte della Corte penale internazionale per aver deposto i bambini ucraini e sta perseguendo anche una per genocidio.
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