Fino a poco tempo fa, una notizia del genere avrebbe fatto gridare immediatamente al complotto. E invece no, è tutto vero, anche se sembra di trovarsi in un film di fantascienza. Stiamo parlando delle nuvole artificiali. E il protagonista è la NASA, l’agenzia spaziale statunitense, che da anni genera nuvole artificiali per studiare meglio i fenomeni atmosferici e spaziali. Nulla a che vedere, quindi, con le cosiddette “scie chimiche” spesso citate sul web.
Come riportato da Money.it, la NASA utilizza razzi sonda dotati di cilindri che contengono sostanze chimiche, come il tri-metilalluminio (TMA). “Una volta rilasciati nell’alta atmosfera, questi composti formano nuvole luminose e colorate. I vapori impiegati sono completamente innocui per l’ambiente e per le forme di vita sulla Terra”, rassicura l’agenzia spaziale. Ma entriamo nei dettagli di questo fenomeno affascinante.
Le quote interessate vanno dagli 80 ai 400 chilometri di altezza, ben oltre i 13 chilometri raggiunti dai voli commerciali. E i materiali utilizzati? Bario, litio e composti di alluminio, gli stessi che danno colore ai fuochi d’artificio. In questo caso, però, le quantità rilasciate sono estremamente ridotte, molto inferiori rispetto a quelle di uno spettacolo pirotecnico.
La NASA porta avanti questi esperimenti per studiare i movimenti di massa ed energia nell’atmosfera superiore, un aspetto fondamentale per comprendere meglio il funzionamento del nostro pianeta e le sue interazioni con il Sole. “È fondamentale che le aree esaminate restino inalterate, per garantire che i dati raccolti siano affidabili”, spiega ancora l’agenzia.
Queste nuvole artificiali vengono generate ormai da anni, con esperimenti condotti regolarmente da basi permanenti o temporanee in diverse parti del mondo, a seconda degli obiettivi scientifici. L’ultimo esperimento è stato realizzato all’inizio di novembre, quando la NASA ha creato nuvole sopra il cielo della Norvegia.