Il 23 marzo del 1990, la piccola Santina Renda scomparve senza lasciare traccia a Palermo, Italia, all’età di soli 6 anni. Oggi, dopo più di tre decenni, una donna residente nel Nord Europa ha contattato le autorità affermando di essere Santina. A seguito di questa incredibile dichiarazione, un team di esperti ha fornito alla donna indicazioni precise sulle tecniche di raccolta, conservazione e spedizione del suo materiale biologico, in modo da poter procedere con gli accertamenti del caso.
La vicenda ha subito assunto toni da thriller con il riaffiorare di un terribile sospetto: un uomo, soprannominato l’“uomo nero”, potrebbe essere stato colui che rapì la piccola. Il caso, che aveva scosso l’opinione pubblica italiana all’epoca, torna così prepotentemente sotto i riflettori.
Il materiale genetico della donna, Enza Scurato, è atteso a Roma presso il laboratorio della dottoressa Marina Baldi, dove verrà estratto il DNA per confrontarlo con quello della madre di Santina. Questo confronto potrebbe fornire risposte definitive sulla reale identità della donna.
L’associazione Manisco World, che si occupa di persone scomparse, ha seguito da vicino il caso. Grazie alla collaborazione con Missing Angels Org, basata negli Stati Uniti, è stata aggiornata l’Age Progression di Santina, una tecnica che permette di prevedere l’aspetto attuale della bambina scomparsa, condividendo un’immagine rielaborata al computer.
Dalla Sicilia, l’avvocato Giorgia Bagnasco, del legal team di Manisco World, ha preso contatti con la procura di Palermo per consegnare i report di alcune attività investigative svolte autonomamente, nel tentativo di ottenere la riapertura delle indagini su Santina Renda.
La comunità, ancora una volta, si trova sospesa tra speranza e attesa, mentre si attendono ulteriori sviluppi che potrebbero gettare luce su uno dei casi di scomparsa più misteriosi e discussi d’Italia. La possibilità che dopo tanti anni si possa finalmente scoprire la verità su cosa sia realmente accaduto a Santina Renda offre un barlume di speranza a chi non ha mai smesso di cercarla.