A due mesi di distanza dalla nascita del governo Draghi, quali sono i partiti che hanno visto maggiormente accresciuto il proprio consenso e quali, invece, si sono trovati penalizzati? Una domanda alla quale ha cercato di rispondere un sondaggio realizzato da Youtrend per Repubblica, che ha tentato di intercettare le evoluzioni nei rapporti maggioranza-opposizione in vista di un ritorno, prima o poi, al voto. Con diverse sorprese nelle preferenze degli italiani.
A crescere di più in questi mesi, infatti, è stata una delle forze che più ha tentennato prima di optare per l’appoggio al premier, ovvero il Movimento Cinque Stelle. I grillini sono passati dal 14,8 per cento del 18 febbraio al 17 rilevato l’8 aprile, un bel balzo in avanti legato soprattutto alla scelta di Giuseppe Conte come futuro capo politico, a conferma di quanto gli italiani vedano ancora di buon occhio l’ex presidente del Consiglio.
Sul fronte Pd, invece, pesano una serie di vicende interne decisamente tormentate, con tanto di passaggio di consegne tra Nicola Zingaretti ed Enrico Letta, con il risultato di un calo complessivo di un punto in due mesi (dal 19,6 al 18,6). Nelle ultime settimane, però, il trend è in risalita, segno di una serenità apparentemente ritrovata. A non sfondare è invece Matteo Renzi, l’autore della crisi politica che ha portato all’avvento di Draghi: Italia Viva resta infatti ferma al 3%.
Stando al sondaggio, la Lega resta primo partito ma non ha tratto alcun vantaggio dall’appoggio a Draghi: era al 23 per cento, è sceso al 22,9, comunque lontanissimo dalla punta di due anni fa, al 34 per cento fatto segnare alle Europee del 2019. Chi continua a salire è invece Fratelli d’Italiapassato dal 16,5 al 17,2. In leggero calo, invece, Forza Italia di Silvio Berlusconi, ora al 7,5%.
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