Il Pd incassa i benefici del cosiddetto “effetto Regionali” in Emilia Romagna, dove i dem sono in prima linea contro la coalizione guidata da Matteo Salvini. I sondaggi, infatti, premiano Zingaretti & co., principali protagonisti del sondaggio settimanale di Swg per La7. I democratici, in ritiro in queste ore nell’abbazia di Contigliano, vicino a Rieti, fanno infatti registrare un balzo di quasi un punto e mezzo rispetto alla rilevazione di tre settimane fa, prima della pausa natalizia, passando dal 17 al 18,4 per cento. Un risultato di poco al di sotto di quello delle politiche del 2018 nonostante la scissione di Matteo Renzi.
Resta fermo, invece, il Carroccio, che si conferma al livello fatto registrare il 23 dicembre: al primo posto al 32,9 per cento. Sempre al primo posto. Si arresta invece l’ascesa continua, nella coalizione di destra, di Giorgia Meloni. Fratelli d’Italia scende dal 10,5 al 10,4 per cento. Sul fronte giallorosso, battuta d’arresto per i Cinque Stelle, alle prese con divisioni interne e polemiche feroci: il Movimento è in calo di un punto e mezzo percentuale, scendendo dal 15,7 a 15,2 per cento.
Italia Viva di Renzi sale di un decimale, dal 4,7 al 4,8 per cento, comunque sotto la soglia di sbarramento virtuale del 5 per cento prevista dal progetto del Germanicum, la legge elettorale in discussione in commissione Affari costituzionali alla Camera. Per quanto riguarda una possibile coalizione di centrosinistra, giù Leu: dal 3,7 al 3,1 per cento. Come Azione di Calenda, dal 3,3 al 2,9 per cento.
A destra invece sale Forza Italia, al 5,8 dal 5,5. Stabile Cambiamo di Toti all’1 per cento. Sommando queste due ultime forze politiche a Lega e Fdi, si scopre che la coalizione di destra è oltre il 50 per cento. Numeri che però preoccupano lo schieramento guidato da Salvini in vista delle Regionali in Emilia Romagna, appuntamento importante per il leader del Carroccio che si sta spendendo in prima persona.
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