“Il partito nazionale ha deciso di darmi una schiaffo mettendomi su un collegio uninominale dato perdente dai sondaggi, difficile, senza paracadute e senza che io lo sapessi, ma farò questa battaglia per salvare l’Italia da una destra oscurantista e dai fascisti, e perché una grande comunità me lo chiede: malati terminali, persone Lgbt, bambini arcobaleno, detenuti, di cui il Pd deve occuparsi”.
Monica Cirinnà ci ripensa e accetta la candidatura nonostante le polemiche per il collegio difficile cui l’aveva indirizzata ieri notte Enrico Letta, annunciando le candidature del partito.