“Calenda è un politicante, vuole il nucleare ma non dice chi pagherà”, così Angelo Bonelli intervistato da Giulio Cavalli su La Notizia. “Serve comunque un fronte unito che comprenda anche Conte per fermare le destre”.
È più vicino alle politiche ecologiste dei Cinque Stelle esclusi da Letta che a quelle di Azione di Carlo Calenda, eppure si ritrova nella coalizione con lui.
Angelo Bonelli paventa il rischio di lasciare il potere al fronte unito che va da Silvio Berlusconi a Giorgia Meloni, passando per Matteo Salvini: “È un’alleanza che viene proposta da Letta in questi termini. Noi, anche se Letta ha chiuso al M5s e il M5s ha annunciato di voler correre da solo, per tutti i giorni che mancano al deposito delle liste non ci rassegniamo e ci impegneremo a costruire un fronte democratico per fermare i sovranisti con dentro anche Conte. Ma solo noi sentiamo questa responsabilità? Fino a ieri Meloni bombardava il governo Draghi dove c’erano Salvini e Berlusconi. Oggi a destra litigano ancora sui posti da spartire”.
Alla domanda sulla difficile alleanza con Calenda: “I Verdi nono finiscono proprio per nulla con Calenda. È lui che deve fare attenzione perché le questioni che noi portiamo sono maggioritarie nel Paese. C’è un problema di fondo, Calenda ha fatto della competenza il suo slogan ma in realtà si è trasformato in un politicante: sul nucleare, ad esempio, non dice all’Italia come lo finanzierà. Il nucleare attinge sempre dai soldi pubblici, tra l’altro molte centrali francesi sono ferme per siccità e il governo francese ha nazionalizzato Edf a causa dei debiti che non riesce più a reggere (13 miliardi di euro). Il programma di Calenda, per dividere e distinguersi, fa una proposta che mette le mani nelle tasche degli italiani, costringendoli a pagare l’energia ancora di più”.