Come quelli francesi di Marion Maréchal Le Pen, nipote di Marine, che recitano “Nous sommes prêts”, “siamo pronti”, anche i manifesti italiani di Giorgia Meloni recitano: “Pronti a governare l’Italia”.
Questa vicinanza non è l’unica tra Giorgia e Marion. Infatti, il marito di Marion è Vincenzo Sofo, deputato europeo di Fratelli d’Italia.
La vicinanza tra le estreme destre europee che stanno facendo tremare l’Unione si trova anche nei programmi. L’accordo tra Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega nella bozza “Italia domani” assomiglia molto alle intese francesi: 15 punti in cui si elimina il reddito di cittadinanza e tornano i decreti sicurezza, si estende una flat tax come minimo discutibile, si rafforza il presidenzialismo e si concedono autonomie a Lombardia e Veneto. Poi il nucleare e l’ambiente.
“L’Italia aderisce al processo di integrazione europea, patto di stabilità incluso, ma tutela gli interessi nazionali” è l’intenzione della coalizione, che serve a tranquillizzare gli animi. Anche per quanto riguarda il sostegno militare all’Ucraina e alla condanna della Russia.
E poi l’argomento preferito: linea dura sull’immigrazione, contrasto a quella clandestina, con richiesta di avere più polizia.
Sul Pnnr, come riferito da Raffaele Fitto di Fratelli d’Italia: “occorre una riflessione e se necessario bisogna rinegoziare obiettivi e priorità con la Commissione Europea”.
La destra lepeniana si prepara alle elezioni.