Non un’esclusione, ma un vero e proprio rifiuto, quello opposto da Rocco Casalino, portavoce del Movimento Cinque Stelle al Senato (silurato di recente dalla Camera) ed ex portavoce dei governi di Giuseppe Conte.
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Alla scadenza dei termini per le autocandidatura alle Parlamentarie, che decideranno chi confluirà nelle liste per le elezioni, il nome di Casalino non è stato registrato. Mancano anche quelli di Alessandro Di Battista e di Davide Casaleggio, in qualche modo attesi.
Rocco Casalino è stato, però, l’unico a farsi sentire, finora, per spiegare perché non si è autocandidato, dalle pagine del Corriere della Sera: “Confesso che sono stato combattuto fino alla fine, non ci ho dormito per 4 notti. Perché da un lato c’è la mia militanza decennale nel Movimento e la mia voglia di impegnarmi in questo nuovo percorso di Conte. E dall’altra la consapevolezza di quanto il mio nome continui ad essere ancora, dopo tanti anni, così divisivo”.