Elisa Esposito sommersa dalle critiche dopo una stories postata su Instagram. La ragazza 19enne è nota per essere la ‘prof del corsivo’, un ‘mestiere’ che le ha consentito di accumulare centinaia di migliaia di fan sui social netork. Su Tik Tok è seguita da circa 200mila persone, ma anche su Instagram non le va troppo male. Da poco la Esposito ha fatto il suo ingresso pure nel mondo proibito e a pagamento di Onlyfans. Ma lei assicura tutti che non pubblica immagini o video spinti, soltanto qualche foto in costume da bagno. Ultimamente è uscito in libreria anche il suo primo libro dal titolo quasi scontato di ‘Amiœ. Il manuale del cörsivœ’.
“Ve lo giuro che voglio piangere, cioè raga non mi si carica più il telefono, come faccio a vivere?”, questa la frase pronunciata da Elisa Esposito durante la sua stories Instagram che tante polemiche sta suscitando sul web. Più di una persona le fa infatti notare che si potrebbe vivere bene lo stesso senza smartphone. E che comunque lei ha la possibilità di acquistarne subito un altro se ne avesse bisogno, visto il discreto gruzzoletto che dovrebbe aver messo da parte da quando è diventata famosa.
“Sono timida, ripeto. Sui social è tutto più facile”, dichiara Elisa Esposito, intervistata recentemente dal Corriere della sera. Poi la ragazza spiega a tutti cosa sia il corsivo e come sia nata l’idea di farlo diventare un manuale. “Vocali dilatate, qualche ‘o’ che diventa una ‘e’, una presa in giro dei toni delle ragazze bene di Milano. Ma è una cosa da ragazzi. Non ho mai capito perché ai boomer interessi tanto”, si schermisce l’influencer.
Rispondendo ad una domanda sul perché abbia deciso di pubblicare un libro, Elisa Esposito spiega di essere “sommersa dalle critiche. Ma me lo ha chiesto Mondadori Electa. Io capisco gli snob, capisco che ci sono scrittori che per tutta la vita tentano di pubblicare e non ce la fanno mai, ma chiunque avrebbe accettato una proposta così”. Infine racconta che tra i suoi fan ci sono soprattutto ragazzi tra i 6 e i 17 anni che apprezzano la sua ironia. “Molti adulti sembrano non capirla. I bambini, io ve lo dico, la capiscono”.
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