La polemica è partita dal canale Instagram Aestetica Sovietica: “Quello spot è un inno alla diet culture, che può influire negativamente su chi ha un disturbo alimentare. Magari è devianza, magari l’Agcom deve intervenire”.
A finire nella bufera sono le due nuove pubblicità dell’acqua San Benedetto con Elisabetta Canalis protagonista. Sempre dalla pagina Instagram Aestetica Sovietica si possono vedere i filmati, intervallati da un commento: “Elisabetta brucia due toast e li sostituisce con l’acqua. Magari abbiamo visto male noi, ma poi dopo questo gesto la sé stessa sulla copertina di Vanity Fair le fa i complimenti per la bellezza”.
Un nesso causale da brividi, soprattutto “se ci mettiamo nei panni di chi ha disturbi”.
E poi c’è la pubblicità del succo di frutta senza zuccheri aggiunti, San Benedetto Succoso Zero. Nella scena, Canalis siede in ufficio con una sua amica. Comprendiamo che quella dovrebbe essere una colazione, ci sono alcuni frutti sul tavolo. “Quanto conta per te la colazione?”, le chiede la collega. “Zero – risponde lei – Succoso Zero”. Anche qui siamo sul filo di un comportamento scorretto e potenzialmente dannoso per la salute, tipico di una società che mette in relazione la salute con la magrezza, senza evidenziarne atteggiamenti positivi, un puro fatto estetico.
Dalla pagina Instagram si richiamano l’attenzione dell’Agcom e anche del direttore di Vanity Fair, Simone Marchetti, perché la sua rivista è presente nella prima pubblicità, ma ha anche fatto una battaglia contro la diet culture mettendo in copertina Vanessa Incontrada, oggetto di critiche sul suo stato di forma da parte degli haters.