Arrivano in Italia dopo aver attraversato il Mediterraneo rischiando di perdere la vita in mare. E’ la storia di tanti uomini e donne migranti che sbarcano in Italia in cerca di un futuro migliore e di una speranza. Tra questi c’è Ella Antony, nigeriana di 33 anni, che dallo scorso 19 luglio lavora come addetta alle vendite nel reparto gastronomia di un supermercato a Roma. Cinque anni fa, dopo aver attraversato il deserto nel Niger, ha raggiunto la Libia e con un barcone ha attraversato il Mediterraneo sbarcando a Taranto. Oggi Ella fa parte di quella parte di migranti che sono riusciti ad integrarsi in Italia. “Per il momento questa è la mia strada – spiega – e voglio imparare bene tutti gli aspetti del lavoro per affrontare al meglio il futuro”. Ma già adesso il suo impegno nel supermercato in zona piazza Bologna, è un successo.
Uno dei reparti più produttivi d’Italia
“Ella ha imparato rapidamente – spiega Aniello Bove, responsabile delle Risorse Umane di Carrefour – e grazie alla sua contagiosa forza di volontà c’è stato uno scambio ed uno stimolo reciproco con i suoi colleghi: il volume d’affari del reparto gastronomia è cresciuto ed ha raggiunto i primi posti in Italia”. Nel suo paese Ella ha lasciato la madre, un fratello e 6 sorelle, lei è la più piccola della famiglia. Il padre lo ha perso quando aveva 5 anni. “Quando sono andata via dalla Nigeria – racconta – lavoravo come assistente direttore della fotografia in ambito cinematografico”. In precedenza aveva già fatto un’esperienza in un catering “perché – dice – mi è sempre piaciuto cucinare”.
L’arrivo in Italia
Quando è arrivata in Italia è rimasta per un mese in un centro di accoglienza a Taranto, poi è stata trasferita in un altro centro, sempre per un mese, in Abruzzo. Quindi è arrivata a Monterotondo, comune alle porte di Roma, dove per due anni è rimasta in un centro per donne in difficoltà. “Qui ho fatto un corso – spiega – per imparare l’italiano, quindi un corso di formazione per computer, un tirocinio nell’ambito cinematografico e mi sono iscritta alla scuola media inferiore e alla fine ho ottenuto i documenti per rimanere in Italia”.
Dal tirocinio al contratto
“Il giorno del colloquio al supermercato – ricorda Ella – mi sono detta ‘speriamo che mi prendano a fare un lavoro che mi piace’. E così è stato. Ho fatto un tirocinio retribuito alla Carrefour nel reparto rosticceria: cucinavo e servivo. Mi piace cucinare e vedere la gente soddisfatta di tutto ciò che ho preparato. Il 19 luglio scorso ho firmato il contratto e da allora lavoro nel reparto generale di gastronomia”. Ella ci tiene a dire di aver trovato “una famiglia” in quel supermercato di Roma. “Mi trattano come una di loro, una lavoratrice. In Italia non è molto facile per noi stranieri di colore, all’inizio avevo paura. Il giorno del mio compleanno, il 25 novembre, quando sono arrivata al lavoro, mi hanno fatto una sorpresa: ho trovato una torta e dei regali”. Ella prima di allora non aveva mai festeggiato il suo compleanno. “Io voglio dare la forza agli altri, quando pensano che non possono sopravvivere: la forza di ricominciare la vita e mi dicono – conclude Ella – ‘voglio essere come te'”.
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