Elly Schlein protagonista dell’ultima puntata di Piazzapulita. Una dei candidati alla segreteria Pd rilascia una lunga intervista a Corrado Formigli in vista delle primarie Dem che si terranno il 26 febbraio prossimo. La Schlein si mostra decisa e sicura di sé. Il suo avversario politico è soltanto uno: Giorgia Meloni. E la giovane promessa del progressismo italico non risparmia dure critiche al premier.
“Si sente l’anti Meloni? Lei vuole portare una sorta di rivoluzione identitaria ai vertici del Pd?”, domanda subito Formigli alla sua ospite. “Io vorrei portare una visione che tiene insieme il contrasto a ogni forma di discriminazione e di diseguaglianza. – Elly Schlein la prende larga per rispondere – E purtroppo tante discriminazioni colpiscono le donne, la comunità lgbtqi e le persone più fragili. Vorrei portare al centro il tema del clima di cui questo governo non si occupa, se non per proseguire sulla strada delle fonti fossili e delle trivelle. Vorrei riportare al centro la questione della precarietà che è un’altra parola che purtroppo Giorgia Meloni non dice mai. Io ho solidi valori che sono fondati nella Costituzione antifascista ed egualitaria. Ma i valori oggi non bastano alle famiglie che non riescono a pagare le bollette”, rivendica con orgoglio.
“Il fatto che lei sia donna, madre e cristiana come aiuta oggi le famiglie in cui il lavoro precario non riesce a garantire il pranzo e la cena? – domanda polemicamente la Schlein puntando il dito contro la Meloni – Noi stiamo proponendo di riuscire a far tornare il Pd la casa per le persone che sono svantaggiate. Mi sorprende questo governo che usa come capro espiatorio i benzinai e i piccoli distributori e non dice nulla sugli extra profitti dei grandi distributori”, attacca facendo riferimento al mancato rinnovo dello sconto sulle accise deciso dal governo di centrodestra.
“Vogliamo che il Pd torni a essere un partito inclusivo, che non abbia paura della partecipazione. – questo l’obiettivo dichiarato di Elly Schlein – Dobbiamo ricucire con il mondo dell’accoglienza e delle Ong. La destra fa la guerra alle Ong. Ma Meloni e Salvini non hanno mai chiesto ad Orban di fare la propria parte sull’accoglienza. Io più di sinistra di Bonaccini? Questo bisognerebbe chiederlo a lui”, replica poi schermendosi ad una domanda provocatoria del conduttore.
Sulla guerra in Ucraina, invece, la candidata alla segreteria Pd è convinta che si debba fare uno “sforzo per la pace”, ma anche proseguire “nell’assistenza anche militare agli ucraini”. Elly Schlein ammette inoltre di non essere imbarazzata dall’endorsement ricevuto da Dario Franceschini e critica aspramente “il modello di sviluppo attuale, perché ha alimentato le diseguaglianze e sta distruggendo il pianeta”, senza però spiegare quale modello adotterebbe.
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