Elon Musk, ancora una volta, si schiera a sfavore dell’Intelligenza Artificiale. L’imprenditore visionario, fondatore di Tesla e SpaceX, teme la nascita di un “dittatore immortale” digitale capace di annientare l’uomo qualora quest’ultimo dovesse risultare d’ostacolo ad un suo eventuale obiettivo. Musk torna sull’argomento all’interno di un documentario dal titolo “Do You Trust This Computer?”.
Leggi anche: Il “Paese dei morti viventi” è in Svizzera. Ecco cosa fanno i ricchi per sfuggire (forse) alla morte
Elon Musk: le posizioni sull’Intelligenza Artificiale
“L’Intelligenza Artificiale potrebbe essere utilizzata per creare un dittatore immortale dal quale sarebbe impossibile scappare”. Con queste poche parole, Elon Musk mette a nudo tutto il suo timore nei confronti dell’Intelligenza Artificiale, tecnologia che l’imprenditore ha sempre ribadito essere altamente pericolosa per tutta l’umanità.
Le nuove affermazioni di Musk sono contenute nel documentario “Do You Trust This Computer?”, all’interno del quale in business man visionario sudafricano e naturalizzato statunitense racconta le cause della sua avversione all’AI. In particolare, Elon Musk teme che questa tecnologia possa finire nelle mani sbagliate portando così alla creazione di un’entità digitale pseudo-divina. In particolare, l’imprenditore afferma “Se una società o un piccolo gruppo di persone riuscisse a sviluppare una super intelligenza divina, questi potrebbero conquistare il mondo”. Niente giri di parole per l’uomo che vuole portare l’uomo su Marte e che continua spiegando “Davanti ad un dittatore malvagio c’è sempre la possibilità della morte. Quest’ultima non esiste però per un’intelligenza artificiale: vivrà per sempre.Ci si troverebbe quindi di fronte ad un dittatore immortale dal quale sarà possibile scappare”.
L’Intelligenza Artificiale è davvero un pericolo?
Ma quali sono i motivi che hanno portato Elon Musk a mantenersi su una posizione contraria a quella che, almeno apparentemente, potrebbe rappresentare una delle tecnologie più innovative di sempre? Il primo problema, nonché quello che potrebbe rendere l’AI potenzialmente letale per l’uomo, è legato ad una possibile capacità di generare una forma di coscienza (e intelligenza) autonoma superiore a quella dell’uomo. Elon Musk, in merito, ha infatti affermato “Ci stiamo rapidamente dirigendo verso una superintelligenza digitale che supera di gran lunga qualsiasi umano. Penso che sia molto ovvio”.
Il problema non si ferma però qui. Qualora l’Intelligenza Artificiale sfuggisse al controllo umano, non solo potrebbe sviluppare una sua coscienza bensì anche porsi degli obiettivi. Cosa accadrebbe quindi se l’uomo diventasse un ostacolo al raggiungimento di un eventuale scopo dell’AI? “L‘intelligenza artificiale non deve essere necessariamente malvagia per distruggere l’umanità; se avesse un obiettivo e l’umanità si trovasse nel mezzo, l’intelligenza artificiale distruggerebbe l’umanità come una questione naturale, senza nemmeno pensarci e senza rancore” ha detto Musk nel documentario facendo un’analogia per spiegare al meglio la sua posizione “È proprio come se stessimo costruendo una strada e un formicaio si intromettesse: non odiamo le formiche, stiamo solo costruendo una strada, e così addio formicaio”.
Se sia distopia o un reale problema da affrontare ancora non ci è dato saperlo, ciò che è certo è che il tempo sembra non essere dalla nostra parte. L’imprenditore visionario, infatti, si è detto convinto di dover correre ai ripari al più presto possibile “Abbiamo cinque anni. Penso che assisterò alla nascita di una superintelligenza digitale nel corso della mia vita, al 100%” – ha concluso Elon Musk.
In copertina, Photo Credits: Heisenberg Media on Wikimedia Commons
Leggi anche: Facebook scandalo Cambridge Analytica, Zuckerberg: “Io ancora l’uomo giusto per guidare Facebook”