Nel bel mezzo dell’emergenza coronavirus, che sta mettendo in ginocchio in queste settimane l’intera Europa e fa tremare ora anche gli Stati Uniti, la Germania si è trovata a fare i conti con un fenomeno già registrato in Italia nel corso degli ultimi giorni: l’assalto ai supermercati da parte dei cittadini che temono di rimanere senza scorte e che, nel dubbio, finché hanno accesso ai negozi di generi alimentari fanno ampie scorte. Con un particolarità: tra i prodotti più gettonati da parte dei tedeschi ci sono infatti prodotti tipici del nostro Paese, in primis la pasta.
Un vero e proprio boom che ha spinto addirittura la catena di supermercati Aldi a inviare scorte di pasta attraverso dei treni speciali, in partenza verso la Germania, per far fronte all’emergenza. ”Diversi convogli hanno già portato oltre 60 mila pacchi di fusilli, più di 75 mila pacchi di penne e 250 mila pacchetti di spaghetti dall’Italia a Norimberga, come prima consegna” si legge in un comunicato diffuso proprio dall’Aldi.
La catena ha poi spiegato di essersi trovata in difficoltà a causa di un’improvvisa impennata nelle domande di pasta, un genere alimentare diventato quasi introvabile in questo periodo in Germania: una richiesta talmente alta da rendere necessarie le importazioni. La Schenker, il dipartimento di logistica delle ferrovie tedesche Deutsche Bahn, ha spiegato di aver già provveduto alla presa in consegna di oltre duecento tonnellate di pasta.
Una situazione paradossale in un momento di forte tensione tra i due Paesi a causa del piano europeo per superare la crisi economica legata all’epidemia: l’Italia chiede di ricevere aiuti senza condizioni, la Germania resta fedele al dogma del rigore sempre e comunque e guida la cordata dei Paesi che non vogliono condividere il rischio con gli altri Stati.
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