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Il mondo del Trail Running è sconvolto dalla morte prematura di Emilia Brangefält. La giovane atleta svedese si è tolta la vita lo scorso 13 novembre ma la notizia è trapelata solamente stamane, a 10 giorni dal tragico evento che ha scosso il mondo dello sport svedese.
Dopo il bronzo ai Mondiali di trail dello scorso anno a Chiang Mai, Emilia si era qualificata quinta in una gara del campionato mondiale a Innsbruck. Purtroppo però qualche tempo fa l’atleta era stata costretta a uno stop: le era stata diagnosticata una frequenza cardiaca estremamente elevata.
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In un post aveva raccontato tutta la sua sofferenza
Prima del tragico evento, la giovane atleta in un post su Instagram aveva raccontato le difficoltà di affrontate lo stop forzato: “Dalla fine di luglio il mio corpo ha smesso di funzionare. Anche il semplice fare una passeggiata è diventato doloroso. Sono stata in ospedale e dal medico più di 20 volte, ma tutti gli esami del sangue, gli elettrocardiogrammi e i parametri sono risultati buoni, eppure il mio corpo continua a risultare super stressato anche se gli ho dato tanto amore negli ultimi mesi. Ma ora è difficile vivere una vita normale. Nell’ultimo mese ho passato più ore a letto che in piedi. Forse un giorno tornerò. Oppure no. Spero che il mio corpo possa riprendersi”.
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