L’ennesima storia fra tante che arriva da un’Italia piegata in ginocchio, disperata di fronte a un’emergenza che ha cambiato il nostro modo di vivere e di affrontare il dolore e la morte stessa. Un episodio terribile, quello di una donna sepolta in fretta e furia a causa dopo il decesso avvenuto in ospedale. Senza che i parenti ne sapessero nulla. Questo è quanto accaduto a Medicina, in Emilia-Romagna, lo scorso lunedì 16 marzo.
Secondo quanto svelato dall’edizione bolognese del quotidiano La Repubblica, che per primo ha raccontato la vicenda, la donna, un’anziana signora, sarebbe deceduta lo scorso venerdì 13 marzo per patologie non legate al Covid-19. La salma, inizialmente portata alla camera mortuaria dell’ospedale di Imola, è stata poi trasferita con il benestare della famiglia a Medicina. A causa dell’emergenza coronavirus, però, qui i funerali non possono essere celebrati per evitare assembramenti e così il corpo è avvenuta la tumulazione senza che i parenti fossero avvisati. “Martedì – racconta Ilaria Roncassaglia, nipote della defunta – abbiamo contattato l’impresa di pompe funebri e con nostra enorme sorpresa siamo venuti a conoscenza che la nonna è stata sepolta lunedì pomeriggio senza che nessuno di noi sapesse nulla. Non mi pare che si tratti di un comportamento professionale”.
Una dimenticanza dovuta all’enorme lavoro che le imprese di pompe funebri stanno facendo in questi giorni a causa dell’emergenza Coronavirus. La vicenda è stata commentata anche dal primo cittadino di Medicina, Matteo Montanari, che, interpellato dall’Agi, ha dichiarato: “Ci dispiace enormemente, ma è un momento molto difficile anche per gli operatori delle pompe funebri che ci stanno dando una mano preziosa in un momento di completa emergenza. Sono cose che accadono per eccesso di lavoro e di tensione”.
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