Parole accorate, pronunciate con un tono di voce affranto e seguite dalle lacrime. Ha fatto il giro del web il duro sfogo di Emma Bonino in aula, con la senatrice a parlare di “democrazia ferita e umiliata”: “Votiamo la fiducia su un oggetto misterioso, mai successo nella storia della Repubblica”. Un grido di dolore che non è caduto nel vuoto, con il presidente emerito Giorgio Napolitano a manifestare subito tutta la sua solidarietà alla senatrice.
“Condivido profondamente l’allarme espresso dalla senatrice Bonino per la umiliante condizione riservata al Parlamento in occasione dell’esame della legge di bilancio” ha detto Napolitano attraverso le pagine di Repubblica. La Bonino aveva parlato di “
un ulteriore grave attacco, il più grave nella storia della nostra Repubblica, alla democrazia rappresentativa, alla Costituzione, all’ordinamento liberale, così come, seppur imperfetto lo abbiamo conosciuto in questi anni.”“Vedete, che il Parlamento sia umiliato, esautorato, ridotto all’irrilevanza, anzi quasi alla farsa consentitemi non è un trofeo di cui andare orgogliosi, non è un vulnus all’opposizione, è una ferita grave a tutti, al Paese, alla democrazia. Perché dico quasi una farsa? Kafka a noi francamente ci farebbe un baffo, alla Camera avete preteso con la fiducia la votazione su una manovra farlocca che tutti sapevamo non esistere. Qui pretendete altrettanto: una votazione con la fiducia su un oggetto misterioso che nessuno ha avuto la possibilità, oltre che il dovere, di esaminare”.La Bonino aveva messo nel mirino soprattutto Salvini, definendolo il suo atteggiamento”irrispettoso, da bullo di periferia, volgare, quando non direttamente insultante verso chiunque”. Concludendo poi: “Ho chiuso, io ho finito il mio tempo, ma non ho finito il mio impegno a difesa della democrazia liberale e dell’Europa così come la conosciamo”.
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