Ieri il presidente del consiglio italiano Matteo Renzi si è recato a Stillwather, in Nevada, per visitare una delle centrali di energie rinnovabili più tecnologiche e importanti al mondo, nata grazie al contributo dell’Enel. Negli ultimi anni Enel, il principale fornitore di energia in Italia, ha cercato di rafforzare la sua posizione nel mondo, soprattutto sul fronte delle energie rinnovabili. Tante le novità presentate poco tempo fa a Madrid, nella sede di Endesa (parte del Gruppo e marchio spagnolo) dove Enel – presente in 30 paesi di 4 continenti – si è presentata come un colosso del settore.
I numeri del rinnovabile Enel in Italia
Sono 288 gli impianti idroelettrici sparsi su tutto il territorio nazionale. Con 1.513 Mw di capacità installata, l’energia idroelettrica ha un bassissimo impatto ambientale, ma un notevole apporto di energia. Enel ha poi 35 impianti geotermici, tutti concentrati in Toscana. L’energia eolica ha fatto molta strada dal primo campo realizzato nel 1984 da Enel ad Alta Nurra in Sardegna. In Sicilia, Enel sta sperimentando un impianto ibrido tra gas e energia solare, il primo a livello mondiale.
Come spiega il premier Renzi, l’Italia è uno dei paesi leader del settore. Negli ultimi 25 anni, infatti, il Bel Paese è riuscito a ridurre la dipendenza dai fossili e, di conseguenza, anche il numero di emissioni. I numeri d’altra parte parlano chiaro: negli ultimi decenni l’Italia ha ridotto le emissioni di CO2 del 23 per cento.
Ad oggi, però, abbandonare totalmente il petrolio e il gas naturale è ancora impensabile: l’importante, sottolinea Renzi, è guardare al futuro con la fiducia. Le rinnovabili assumeranno un ruolo sempre più preponderante e Enel deve (e può) giocare un ruolo di primo piano nello scacchiere internazionale.
Dopo Nevada e Illinois il segretario del Pd è atteso per la giornata di oggi a Boston, mentre venerdì sarà a Washington per incontrare il presidente degli Usa Barack Obama e per partecipare al Nuclear Security Summit.