Alessandro Orsini di nuovo ospite di Cartabianca per l’ennesima volta coinvolto in una polemica furiosa con gli altri ospiti della trasmissione. Il professore della Luiss se la vede prima con Maria Elena Boschi. Ma con l’esponente renziana non scatta la scintilla della lite. Poi Orsini si mette a battibeccare con il deputato di Forza Italia Andrea Ruggieri. Tra i due esplode uno scontro durissimo. Il berlusconiano definisce il suo interlocutore un “buffone”. E il prof replica con un eloquente “cretino”.
Dopo il faccia a faccia con la Boschi l’atmosfera in studio si fa bollente. Secondo Orsini la preoccupazione della Russia per l’espansione della Nato sempre più vicina ai suoi confini sarebbe giustificata, visto che Putin deve già affrontare diversi problemi interni. “Non è che i suoi problemi se li può risolvere invadendo l’Ucraina”, chiosa allora la Berlinguer. Il professore per tutta risposta utilizza un tono provocatorio. “Quello che Putin ci sta dicendo è che se noi gli mettiamo i soldatini e i carri armati al confine non gli va bene” afferma sarcastico il professore.
Ma il suo atteggiamento supponente scatena la reazione furiosa di Andrea Ruggieri. “Lei è un uomo sicuramente intelligente, non c’è bisogno di fare ‘disegnini’, ‘soldatini’. Non è che siamo tutti più scemi di lei, professore”, sbotta il parlamentare berlusconiano. “Nel suo caso qualche dubbio lo avrei”, lo provoca ulteriormente Orsini. La conduttrice capisce che la situazione sta per degenerare, ma non fa in tempo a calmare gli animi che esplode la rissa verbale tra i due.
“Ho lavorato per 13 anni in televisione, di gente frustrata come lei che cerca di fare qualunque cosa pur di farsi riconoscere ne ho vista a decine”, attacca Ruggieri. “Le voglio spiegare perché lei è un cretino”, lo prende di petto allora Orsini. Lo scontro prende definitivamente fuoco e i due ospiti di Cartabianca se ne dicono di tutti i colori. Alla fine, di fronte alle urla disperate della Berlinguer, Orsini giustifica così la sua reazione: “Per me è fondamentale aver detto queste parole all’onorevole, perché devo dimostrare che non bisogna avere paura di un parlamentare prepotente. È un problema pedagogico”.
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