Come previsto da recenti bollettini meteorologici, Milano e la sua provincia non sono state risparmiate dalla furia della natura. La serata del lunedì 18 settembre ha visto scatenarsi una violenta perturbazione caratterizzata da grandine e raffiche di vento. Proveniente da Ovest, il temporale si è mosso in direzione Est, con particolare intensità sulla zona Nord del capoluogo.
Le conseguenze non si sono fatte attendere: numerosi sottopassi sono stati allagati e molte strade sono risultate parzialmente impraticabili a causa di flussi d’acqua eccessivi.
Il bilancio dei danni è pesante: un albero è precipitato in piazza Carbonari, ostacolando il flusso veicolare in viale Lunigiana, proprio sulla circonvallazione esterna. Allo stesso modo, diverse strade della zona sono state sommerse dall’acqua, rendendo difficile la circolazione. Tra gli edifici colpiti spicca l’ospedale San Raffaele, la cui sala d’attesa è stata allagata. Al di fuori del centro città, alberi e rami sono caduti a nord di Milano, causando ritardi e rallentamenti sulla linea ferroviaria diretta ad Arona.
Il fiume Seveso, storico corso d’acqua milanese, ha dato segni di preoccupazione. Già alle sette di sera, il livello dell’acqua aveva toccato la soglia d’attenzione, sollevando allarmi tra gli abitanti locali.
Ma questo potrebbe essere solo l’inizio. Le previsioni per i giorni a venire non sono incoraggianti. Rovesci e temporali, alcuni dei quali molto forti, sono attesi in particolare tra le Alpi e le pianure settentrionali. Questo significa che le province di Como, Lecco, Brianza, ma anche Milano e Brescia, saranno particolarmente colpite.
Tuttavia, una pausa è prevista: martedì vedrà un’atmosfera più serena sulla Lombardia, con il fronte perturbato che si sposterà verso est e un’anticipata rimonta dell’anticiclone.