Che fine farà Enrico Letta dopo le primarie del Partito democratico che designeranno il nuovo segretario che prenderà il suo posto? Se lo stanno chiedendo in molti nelle ultime settimane, dentro e fuori dal Nazareno. A lasciare interdetti è la sua decisione di non rilasciare commenti sulle primarie del partito, evitando di prendere posizione per questo o quel candidato. Una scelta del silenzio che, se a qualcuno appare come la volontà di porsi come ‘arbitro’ della contesa, per altri rappresenta il segnale inequivocabile della sua ferma volontà di spiccare il volo sia dal Pd, sia dalla politica italiana dove occupa ancora un seggio a Montecitorio.
“Enrico sta cercando una via d’uscita”, questo lo sfogo di non meglio precisati compagni di partito di Enrico Letta, riportato dal quotidiano Repubblica in un pezzo che cerca di delineare i retroscena della vicenda. “Sono mesi che non sente e non vede più nessuno”, rivela al giornale un fedelissimo del segretario uscente, rimasto volutamente anonimo.
Una delle opzioni sul tavolo per il suo futuro è il rientro nel mondo accademico, visto che ha insegnato a Parigi fino al suo ritorno in Italia per riprendere le redini del Nazareno al posto di Nicola Zingaretti. Infatti, nonostante Enrico Letta abbia rinunciato a tutti gli incarichi ottenuti quando era professore, ha mantenuto la presidenza dell’Istituto Jacques Delors, dove potrebbe ora tornare. “È evidente che se volesse rientrare in quel mondo lì, non avrebbe problemi: con il suo curriculum potrebbe fare qualsiasi cosa”, si dicono d’accordo su questa ipotesi alcuni compagni di partito.
Altra possibile via di fuga per il leader Dem, sempre secondo le voci che circolano in Transatlantico, è la candidatura alle elezioni Europee del 2024, in modo tale da lasciarsi alle spalle l’Italia e tutti i suoi problemi. Letta può infatti vantare solide relazioni con leader politici e capi di governo europei. Fatto che gli consentirebbe di puntare addirittura alla vicepresidenza o alla presidenza dell’Europarlamento. Ma ad Enrico Letta potrebbe essere riservata anche una poltrona nella Commissione europea, probabilmente nel ruolo di commissario.
Ad ogni modo, il segretario è stato quasi costretto a non annunciare le sue dimissioni immediate all’indomani della batosta elettorale rimediata dal Pd alle elezioni Politiche del 25 settembre scorso. Sono seguiti mesi difficili per lui, che avrebbe a quel punto voluto trovarsi ovunque tranne che al Nazareno. Impossibile nemmeno stabilire la sua preferenza per un candidato alle elezioni primarie. Insomma, Letta non vede l’ora di togliere il disturbo.
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