Giorgia Meloni ha il vento in poppa, nonostante la forte forma di influenza che l’ha colpita negli ultimi giorni. Gli organi di informazione parlano di “effetto traino” nelle ultime elezioni Regionali, provocato dalla sola esistenza del presidente del Consiglio. Nonostante l’astensione da record, infatti, il centrodestra di governo ha trionfato sia in Lombardia che nel Lazio, lasciando soltanto le briciole alle opposizioni divise. E così, secondo quanto riporta Libero in un retroscena, i suoi fedelissimi esultano e si preparano a presidiare Palazzo Chigi fino alla fine della legislatura. Il trionfo meloniano provoca però anche un cortocircuito all’interno del Pd, con il segretario uscente Enrico Letta che si lascia andare a dichiarazioni stupefacenti sulla sua avversaria politica, definita tra le altre cose “forte”.
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“Adesso? Semplice: abbiamo più di quattro anni e mezzo per lavorare”. È questo il commento sfuggito a un big di Fratelli d’Italia subito dopo i risultati delle elezioni Regionali, secondo il racconto fatto da Libero. Ma il clima intorno a Giorgia Meloni sembra essere più che positivo anche a livello internazionale. “Meloni da quando è salita al potere si è fatta valere. Ha sorpreso molti mostrando una vena pragmatica”, scrive ad esempio il corrispondente dall’Italia del New York Times, non certo un giornale ‘amico’ della destra.
Per Enrico Letta la Meloni è “forte”
Sempre sul quotidiano statunitense appaiono anche alcune dichiarazioni di Enrico Letta. Il segretario uscente del Pd, che tra qualche giorno verrà sostituito dal vincitore delle primarie (Stefano Bonaccini o Elly Schlein, ndr), utilizza termini inaspettati per commentare il lavoro svolto dal premier. Secondo Letta, sui dossier finanziari ed europei Giorgia Meloni “è stata migliore di quanto ci aspettassimo”. Inoltre, a suo parere, “la realtà è che lei è forte. È in piena luna di miele, senza un’alternativa all’interno della maggioranza e con l’opposizione divisa”.
Parole al miele, quelle utilizzate da Enrico Letta, che suonano come un assist al partito della Meloni. “Gli elettori lo hanno confermato: stiamo lavorando bene. – si lascia sfuggire qualcuno da via della Scrofa, sede di FdI – Gli ‘uccellacci’ che invocavano disastri dopo i nostri provvedimenti sono stati smentiti puntualmente. Gli italiani hanno penalizzato, anche con l’astensione, chi è occupato solo di mettere i bastoni fra le ruote a chi guida la Nazione”. E neanche la recente uscita dell’alleato Silvio Berlusconi contro il presidente ucraino Zelensky sembra preoccupare rispetto al sostegno politico e militare all’Ucraina: “Contano i voti in Parlamento. Su questo tutto centrodestra è stato compatto: senza mai alcuna defezione”.
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