Sembra finalmente chiuso il caso che vede protagonista Enrico Montesano per la maglietta della Decima Mas indossata durante le prove di Ballando con le stelle. Ma sui giornali nelle ultime ore ha iniziato a circolare l’indiscrezione che il comico romano si sarebbe permesso di fare persino il saluto romano, immortalato dalle telecamere. È questa la goccia che fa traboccare il vaso della pazienza di Montesano che decide di dire la sua: e sono dolori per tutti.
“Adesso avrei fatto addirittura il saluto romano? Ora basta. – sbotta Enrico Montesano intervistato da Adnkronos – Tu mi puoi offendere in tutti i modi ma l’etichetta di ‘nostalgico’ no, non la accetto. Così tu distruggi la reputazione di una persona. Questa etichetta la restituisco al mittente, non la tollero e mi incavolo di brutto. È offensivo, denigratorio, mi devono chiedere scusa per questo danno. Mi devono riabilitare. Sono loro che offendono me. È accaduto esattamente il contrario di quello che vogliono far passare. – aggiunge riferendosi all’ultima polemica sul presunto saluto romano – Io scherzavo durante le prove, era un passo di danza che terminava con il braccio alzato, ma io ho detto ad Alessandra, la ballerina, ‘no, questo meglio che non lo facciamo, potrebbe essere equivocato’, ed ho chiuso il pugno. Il video mostra chiaramente che le cose sono andate come sto dicendo io”.
“Ci sono delle persone che vivono di pettegolezzo sulla rete, e diffondono, sputtanano e massacrano. – si foga ancora Enrico Montesano – Non si può distruggere la reputazione di una persona impunemente. Adesso veramente basta. Io fascista, con i miei trascorsi? Ma vi siete dimenticati? Sono stato eletto nelle file della sinistra, ho fatto comizi e campagne elettorali per il Pds, partecipato a feste ed eventi. Come si può pensare che io mi metta quella maglietta perché sono un nostalgico? È assurdo. Ormai è un’Italia preoccupante: non ci si può muovere, non si può parlare, adesso anche non ci si può più neanche vestire”.
“Mi date una lista di magliette politicamente corretto? – aggiunge ironicamente – Non è vietato mettersi quella maglietta, è in vendita ovunque in tutta Italia, è un gadget storico. Questi simboli sfilano nelle parate, di fronte ai presidenti della Repubblica, da Ciampi e a Napolitano. De che stamo a parlà? Forse i motivi erano altri per farmi fuori. Certi leoni e leonesse da tastiera la devono smettere di infangare impunemente travisando i fatti. Diciamo che è stata una ‘maglietta di distrazione di massa’. Con me non ha parlato nessuno della Rai, ho appreso della mia sospensione dalle agenzie di stampa senza aver avuto la possibilità di spiegarmi con nessuno. Non si trattano così neanche i pluriomicidi mafiosi. Queste cose danneggiano le persone, non posso più accettarlo”, conclude Enrico Montesano.
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