Il giornalista sportivo Rai, Enrico Varriale, a processo per stalking. Respinge tutte le accuse, tranne quello in cui la vittima dice di essere stata schiaffeggiata. “L’ho colpita con uno schiaffo, sono pentito. Ma quella sera mi saltò addosso”. La donna che lo ha denunciato, ha raccontato diverse aggressioni verbali, culminate con una vera e propria violenza fisica avvenuta a Roma nell’agosto del 2021.
Leggi anche: Fedez a Belve rivela i motivi della separazione da Chiara Ferragni: “Il caso Balocco? Ha influito”
Il processo
Varriale è stato ascoltato in tribunale nel processo per cui è accusato di stalking e lesioni personali ai danni dell’ex compagna. La donna lo ha denunciato per una serie di aggressioni verbali e una violenza fisica avvenuta a Roma nell’agosto del 2021. “Ammetto di averla colpita con uno schiaffo e ancora mi pento per quanto ho fatto, l’errore più grande della mia vita ma l’episodio violento è stato questo, il resto che racconta lei è falso”.
“Le donne, come sempre ho detto, non si toccano neanche con un fiore: la parità esiste in tutto tranne in questa sperequazione, l’uomo è più forte. Ma con la stessa nettezza affermo che tutto quello che la donna racconta è falso“.
“È lei che quella sera di agosto mi è saltata addosso, non l’ho colpita con calci. Lei dice che ho messo le mani al collo ma avevo il telefono in mano come avrei potuto? Poi l’ho tirato sul divano. Una cosa mi ha fatto male se avessi la signora davanti le chiederei scusa per lo schiaffo e per averle preso il telefonino, però le chiederei anche perché ha detto quelle cose e come fa a dire che le ho sputato addosso. Lo sputo è una delle cose più schifose che si possono fare”.