È un momento di riflessione per l’Intelligenza Artificiale, specie per il gigante dei fast food McDonald’s, che ha deciso di tirare i remi in barca dopo una serie di disastri comici con il suo sistema di ordini automatizzato basato sull’IA. Iniziato con grande fervore nei ristoranti drive-through negli Stati Uniti, il progetto ha subito un brusco stop a causa degli errori assurdi che hanno spesso trasformato ordinazioni semplici in situazioni surreali.
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Secondo quanto riportato da Green Me, dopo tre anni di esperimenti, l’azienda ha annunciato internamente il 13 giugno di interrompere la collaborazione con IBM per il sistema di Automated Order Taking, con una data di cessazione fissata per il 26 luglio. Tuttavia, non è escluso un ritorno delle tecnologie simili in futuro, magari attraverso soluzioni basate sulla voce anziché su algoritmi di IA.
Gli episodi più bizzarri hanno fatto la gioia dei social media, trasformando McDonald’s in una sorta di palcoscenico digitale per le gaffe dell’IA. Tra le perle da antologia, spiccano gelati con il bacon e pacchetti mastodontici di crocchette di pollo, ordinati a cifre astronomiche che hanno lasciato clienti e spettatori a bocca aperta.
L’ironia della situazione non è passata inosservata, con molti che hanno criticato il sistema per il rischio di sostituire gli lavoratori umani con una tecnologia ancora acerba. McDonald’s, alla fine, ha dovuto cedere ai clamori, confermando che, almeno per ora, la superiorità umana rimane indiscussa nei drive-through.
Uno dei casi più virali è stato il video di una ragazza su TikTok alle prese con un sistema incapace di capire un semplice gelato al caramello, insistendo invece nel proporre combinazioni improbabili come il burro.
Un altro cliente, invece, ha avuto la sorpresa di ricevere nove bicchieri di tè anziché il suo ordine originale, grazie a un bizzarro scambio di richieste nel sistema.
Fortunatamente, in Italia non abbiamo ancora avuto il piacere di sperimentare le gioie di un sistema di ordini così incline agli errori. Tuttavia, se dovesse mai arrivare, non mancheranno spunti per comici e intrattenitori che potranno divertire il pubblico con le peripezie dell’IA che tenta di decifrare i nostri dialetti e accenti.
In conclusione, McDonald’s ha deciso di tirare il freno di emergenza sull’avventura dell’IA nei drive-through, lasciando la porta aperta a nuove possibilità tecnologiche, ma solo dopo aver risolto le pecche che hanno reso famoso il loro sistema, forse più per le sue pecche che per le sue soluzioni.