Per alcuni, una sorta di fantasma appartenente a un passato ormai mutato irreversibilmente dall’avvento del governo gialloverde. Per altri, una realtà ancora esistente e pronta a tornare a calcare lo scenario politico. Il centrodestra esiste ancora? Una domanda non da poco, considerando che a oggi potrebbe essere l’unica possibile alternativa, salvo nuove riforme elettorali, all’esecutivo Conte. E che a breve si voterà in quattro regioni italiane: Abruzzo, Basilicata, Piemonte e Sardegna.
Un passaggio importante per ridisegnare la mappa amministrativa dello Stivale. Ma è soprattutto l’ipotesi di un eventuale caduta del governo, riaccesa dai recenti scontri, a stuzzicare la fantasia de L’Espresso, che basandosi su una simulazione svolta da YouTrend ha provato a immaginare il ritorno al voto. Con il centrodestra capace di attestarsi intorno al 43,5% delle preferenze degli italiani e, quindi, perfettamente in grado di avere la maggioranza tanto alla Camera quanto al Senato.
Non solo: tante regioni un tempo definite “rosse” finirebbero per cambiare bandiera, con il Pd a conservare soltanto 7 collegi su 40 sparsi tra Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Marche. Anche al sud, le possibilità di iniziare a strappare seggi ai Cinque Stelle sarebbero alte, nello specifico in aree come Puglia, Calabria e Sicilia. Perderebbero parlamentari sia il M5S (187 Camera, 93 Senato) sia il centrosinistra (90 Camera, 45 Senato).
Un’ipotesi tutta da verificare, considerando che non è nemmeno scontato che al voto si vada con l’attuale formula quel Rosatellum che premia le coalizioni a svantaggio dei singoli partiti. Come non è detto che un eventuale ritorno di Matteo Salvini tra le braccia di Silvio Berlusconi lasci inalterato il suo consenso, al momento ai massimi storici tra gli italiani.
Altri possibili scenari vedrebbero invece un rimescolarsi degli schieramenti visti il 4 marzo, con l’ipotesi della Lega a concorrere da sola che produrrebbe uno schema di fatto quadripolare (Lega, M5S, FI-FDI-NCI, PD-alleati-LEU). Le simulazioni elaborate da YouTrend prefigurano in questo caso un Parlamento spaccato, senza una maggioranza chiara, ma con la Lega che potrebbe essere il primo gruppo parlamentare prosciugando quasi completamente il resto del centrodestra. Tornerebbero i gialloverdi, sì. Ma con Salvini molto più forte.
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