La Commissione Dubbio e Precauzione non fa nemmeno in tempo a vedere la luce che è già polemica. I più noti esponenti di quello che può essere definito il movimento No green pass si danno appuntamento all’International University College di Torino nella giornata di mercoledì 8 dicembre. Lo scopo è quello di dare vita ad una piattaforma mediatica e culturale che contrasti la narrazione dominante sulla pandemia. I nomi degli organizzatori più noti sono quelli del giurista Ugo Mattei, dei filosofi Giorgio Agamben e Massimo Cacciari, e del giornalista Carlo Freccero. Ma a tenere banco sui media sono le critiche ad alcuni interventi considerati No vax, susseguitisi durante le quasi 10 ore di diretta streaming.
Tra i 58 interventi previsti, a far discutere sono ad esempio le parole pronunciate dal dottor Massimo Citro, noto anche in tv per le sue discutibili teorie sulle cure alternative. “Il Covid era stato previsto da tempo, si tratta di una operazione a tavolino. E siccome l’industria farmaceutica era in crisi da decenni, ecco che spunta il vaccino”, dichiara senza essere smentito il medico. Citro è convinto che la pandemia sia “la più grande farsa della storia”.
E con i vaccini, aggiunge Citro, “si sta facendo una sperimentazione mondiale, con molti pazienti che rischiano di finire nell’Ade”. “Le squadre fasciste di Farinacci erano meno aggressive di quelle che cercano i non vaccinati casa per casa, perché si limitavano a usare solo l’olio di ricino”, accusa invece il fisico Livio Giuliani. Ma anche gli interventi di Nunzia Schilirò e Alberto Contri contribuiscono ad aizzare la polemica.
Gli organizzatori della riunione dei No green pass denunciano a loro volta una ingiustizia nei loro confronti. “Per non meglio precisate ragioni – spiegano – l’algoritmo di Facebook ha deciso di rendere il convegno odierno invisibile ai suoi utenti. Una censura a dir poco allarmante”. Insomma, polemiche a non finire tra pro e contro il green pass che rischiano solo di danneggiare il Paese in questo delicatissimo momento.
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