Dibattito infuocato durante l’ultima puntata di Piazzapulita sulle recenti dichiarazioni bomba di Silvio Berlusconi sulla guerra in Ucraina. A fronteggiarsi ci sono da una parte il vicedirettore de La Verità, Francesco Borgonovo. E, dall’altra, il collega di Repubblica, Stefano Cappellini, e la parlamentare del Pd Laura Boldrini. La situazione esplode dopo una frase di Borgonovo.
“Non c’è dubbio che Salvini condivida saldamente i valori identitari del putinismo”, attacca Stefano Cappellini. “Trasformate tutti i problemi politici in problemi morali, in buoni e cattivi. – replica a muso duro Borgonovo – Questo semplicemente ci fa trascurare i nostri interessi. Se domani vince Zelensky, come voi vi augurate, per noi cosa cambia? Niente”. Ma il collega protesta: “No, non te la lascio correre perché è una mistificazione anche questa. Non è che vince Zelensky, escono i russi da un Paese che hanno invaso”.
“Se domani vince Zelensky per l’Italia cosa cambia? – insiste però Francesco Borgonovo – Stai sul punto che interessa alle persone. Vuoi capire perché la gente applaude Berlusconi, perché votano Conte o perché hanno punito il Pd? C’è una questione di democrazia che sta nelle bollette e gli italiani vogliono una risposta a un fatto. Se domani Zelensky respinge l’invasore, Bella Ciao e tutte queste cose, lo manda via, per la signora anziana che deve stare al freddo, per la famiglia, per i singoli, che cavolo cambia? Niente”.
“Tutto cambia. Ma perché dice queste cose?”, sbotta allora Laura Boldrini. “Le persone dovranno pagare le bollette e non arriveranno alla fine del mese. – ribadisce però il concetto Borgonovo – La democrazia è prima di tutto il rispetto della propria popolazione. Non si danneggiano i propri cittadini per fare del bene agli altri. Nello specifico agli americani, ai norvegesi o agli olandesi”.
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